Ho fatto passare un paio di giorni durante i quali ho riflettuto molto sulla proposta ricevuta. È sabato mattina quando decido di prendere in mano la situazione: gli invio una mail e lo invito a collegarsi sulla chat la sera stessa, al solito dopo le 22. La risposta affermativa non tarda ad arrivare, così dopo cena mi metto al computer e accedo alla chat, sulla quale lo trovo già online.

xmasterx_ “Buonasera. Allora, hai riflettuto abbastanza sulla mia proposta?”

foxtied_ “Ciao… Si, mi sono preso un po’ di tempo per farlo, come hai potuto vedere”

xmasterx_ “E cosa hai deciso?”

foxtied_ “Ho deciso che forse la cosa è fattibile. Vorrei però discutere di alcuni aspetti logistici ed economici prima di accettare o meno…”

xmasterx_ “Bene, chiedi pure. Sono contento che tu abbia comunque pensato di accettare.

foxtied_ “Prima domanda: dove prevedi di incontrarci?”

xmasterx_ “Affitterò un residence. Un appartamento in un posto tranquillo, con ingresso indipendente”

foxtied_ “Fattibile. Ma voglio conoscerne l’ubicazione prima dell’incontro. Ci vedremmo direttamente lì?

xmasterx_ “Preferirei lo raggiungessimo insieme, anche perché vorrei iniziare i giochi già prima di arrivare”

foxtied_ “In che senso? Spiegami…”

xmasterx_ “Vorrei tenerti ben legato anche dentro la macchina mentre raggiungiamo il posto…”

foxtied_ “E scusami, non ti sembra alquanto rischioso? Se dovessero fermarci per un controllo o per qualsiasi motivo, che gli racconti?”

xmasterx_ “La strada è fuorimano e non è soggetta a controlli. In ogni caso ti garantisco che a me non farebbero domande, ma non posso spiegarti il perché…”

foxtied_ “Penso di aver capito. Comunque rischi parecchio!”

xmasterx_ “So quello che faccio, puoi stare tranquillo”

foxtied_ “Quindi da dove partiremmo, se vuoi legarmi dentro la macchina?”

xmasterx_ “Ovviamente da un posto sicuro, al riparo da occhi indiscreti”

foxtied_ “E quale sarebbe?”

xmasterx_ “Dall’autorimessa del mio ufficio, dove potresti lasciare la tua macchina”

foxtied_ “Guarda, la cosa potrebbe anche essere intrigante, ma sinceramente non me la sento di farmi legare e imbavagliare dentro la macchina. È un problema per te?”

xmasterx_ “No, non c’è problema. Anche se mi attizzava molto. Allora possiamo semplicemente raggiungere il residence insieme, se per te va bene. L’ingresso è indipendente, è molto riservato”

foxtied_ “Va bene… Allora lascerò la macchina da te. Diciamo che accetto di passare il weekend con te, per il pagamento come intenderesti fare?”

xmasterx_ “Ci vediamo il giorno prima, il venerdì, ci prendiamo un aperitivo e ti consegno 2.000 euro cash. Gli altri 1.000 a fine incontro. Può andare bene?”

foxtied_ “Per me va bene. Ma a te chi assicura che poi sabato io venga?”

xmasterx_ “Ritengo tu sia una persona seria, come lo sono io”

foxtied_ ”Ok. Allora quando vuoi organizzare?”

xmasterx_ “Anche per il prossimo weekend, se per te va bene”

foxtied_ “Si può fare. Dove ci vediamo venerdì?”

xmasterx_ “Al centro commerciale EUROMA2, conosci?”

foxtied_ “Si, va bene. Allora diciamo venerdì prossimo verso le 11:30? Dove esattamente?”

xmasterx_ “Al piano dei ristoranti. Tu aspettami alla scala mobile, ti riconoscerò io…”

foxtied_ “Ok. Andata… a venerdì prossimo allora”

xmasterx_ “A venerdì”

Chiudo la chat. Sembra che stia per essere pagato per farmi seviziare due giorni…

Arriva il venerdì senza ulteriori contatti così, puntuale alle 11:30 sono davanti alla scala mobile del piano ristoranti di EUROMA2, un centro commerciale molto grande alla periferia sud di Roma. Mi siedo su una panchina nelle vicinanze, in attesa. Passa qualche minuto, poi un uomo di mezza età, abbastanza in forma e dall’aspetto giovanile, si avvicina alla panchina… Si siede anche lui e poi: “Buongiorno Fox… Sono xmasterx. Ti ho riconosciuto subito, avendo visto sul sito i tuoi video riservati” – “Buongiorno, piacere di conoscerti…”, rispondo.

“Andiamo a sederci a un tavolo, così beviamo qualcosa e ti consegno la prima busta” – “Va bene”… ci alziamo e lo seguo verso un bar/ristorante con i tavoli esterni. Non c’è molta gente, è ancora presto per il pranzo, quindi si dovrebbe poter parlare in tranquillità. Ci sediamo, ordiniamo due aperitivi e, in attesa che ce li portino, iniziamo a scambiare due chiacchiere: “Dove sarebbe il residence che hai affittato?” – “In effetti non l’ho affittato, è mio. Sono diversi villini tutti indipendenti, sul litorale di Anzio. Ho solo evitato di affittarne uno, tenendolo a disposizione” – “Sei un costruttore quindi…” – “Non solo, ma diciamo di sì”. Arrivano gli aperitivi, lui paga lasciando anche una buona mancia: “Offro io…”, mi dice sorridendo.

Non appena il cameriere si è allontanato, tira fuori una busta gialla dalla tasca della giacca e me la porge sul tavolo: “Ecco qua… i primi 2.000, come concordato. Magari se vuoi contarli fallo dopo, altrimenti ci prendono per due mafiosi” – “Mi fido… Allora, dove devo venire domani mattina?” – “Come ti ho già scritto in chat, io cerco un rapporto continuativo nel tempo, quindi non ho problemi a farti venire in ufficio, o almeno nei pressi per poter lasciare la tua macchina e andare insieme con la mia. Dentro la busta c’è un foglio con l’indirizzo, comunque non è molto distante da qui” – “Bene. A che ora preferisci?” – “Diciamo verso le 10? Il tempo di parcheggiare la tua auto, prenderci un caffè e poi partiamo. Tanto con una mezz’ora siamo al residence…” – “Perfetto. Allora alle 10. Immagino tu abbia tutto l’occorrente, no?” – “Ti dico che è già tutto pronto al residence: ci sono passato in settimana a lasciare il tutto e a preparare qualcosa per i giochetti che ho in mente…” – “Immagino. Hai richieste particolari?” – “Solo che ti depili per bene le gambe e i genitali. Per il resto non serve che ti porti nulla. C’è tutto, incluso accappatoio, pantofole, pigiama…” – “Hai organizzato tutto dunque. Ok”. Finiamo l’aperitivo, poi ci salutiamo dandoci appuntamento per la mattina successiva, come da indicazioni.

Torno alla mia macchina e, solo allora, apro la busta: i 2.000 euro sono in tagli da 50, ma non avevo dubbi su questo, unica curiosità era l’indirizzo dove recarmi la mattina dopo… in effetti è proprio vicino al centro commerciale. Tornando a casa, inizio a provare una eccitazione mista ad ansia per questa nuova avventura che si sta concretizzando: la persona mi ha fatto una buona impressione sul momento, ma nel tempo ho imparato che quando i freni inibitori si allentano le persone possono risultare molto diverse. Ma ormai è andata.

Sabato mattina: dopo doccia e colazione, sono pronto a partire. Non porto nulla con me, ho messo una tuta per comodità, con ai piedi un paio di Hogan… Salgo in macchina e, verso le 9:30, mi avvio verso questi due giorni che saranno molto particolari. Puntuale arrivo all’indirizzo datomi e lo trovo proprio sotto il civico del suo ufficio, in un palazzo di nuova costruzione in quartiere alquanto elegante. Mi fa segno di seguirlo e mi indica il cancello automatico di una autorimessa che si sta aprendo… lo seguo lentamente con la macchina fino ad una basculante davanti alla quale c’è un SUV nero. La basculante si apre mentre lui salendo sulla macchina mi fa cenno di parcheggiare all’interno. Una volta sistemata la mia macchina salgo sulla sua e, chiuso il garage, ci avviamo all’esterno. “Andiamo a prendere un caffè, poi partiamo, ok?” – “Va bene…”.

Pochi minuti di tragitto e ci fermiamo ad un bar molto grande, dove prendiamo un buon caffè parlando del più e del meno: sono abbastanza eccitato. Risaliamo in macchina e ci avviamo verso il residence di Anzio. Anche lui indossa una tuta, probabilmente ha puntato sulla comodità, facendo il mio stesso ragionamento. Mentre si chiacchiera di tutto e niente al contempo, noto che la sua patta si è gonfiata in maniera esagerata… probabilmente sta immaginando quello che mi farà di lì a poco, quando saremo al riparo da occhi indiscreti.

Mentre guida, improvvisamente, mi dice: “Dammi la mano… mettila qui. Voglio che senti come me lo fai diventare duro…” Ho un attimo di esitazione ma, del resto, lui paga per fare ciò che vuole… Così stendo il braccio sinistro e metto la mano tra le sue gambe, un po’ impacciato in effetti. Per tutta risposta lui la prende e la porta dentro i pantaloni della tuta, sotto ai boxer che indossa e me la mette sul pene: duro… grosso… lungo.

“Masturbami… lentamente”.

Il mio servizio da escort è iniziato…


 

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