Mi masturba per diversi minuti, continuando a leccarmi alternativamente i piedi… “Vuoi che tolga leggings e slip?”, gli domando: “No, ancora no. Voglio continuare così poi vediamo dopo… Se vuoi venire fallo, non trattenerti…” – “Non mi trattengo mai”, gli rispondo.

“Rimetti le scarpe e alzati…”, mi chiede dopo un po'… Ho i piedi umidi della sua saliva, ma lo assecondo e una volta rimesse le scarpe mi alzo, restando con i leggings e gli slip abbassati, e con il pene eretto davanti a lui ancora inginocchiato: riprende la masturbazione, lenta… mi lavora anche i testicoli e inizio a pensare che stia per prendermelo in bocca! Non lo fa, ma credo che avrebbe voluto: mi sollecita la punta del pene con il pollice, mentre l’altra mano scende alle caviglie a cercare i piedi. Mi infila le dita dentro la scarpa, cosa che lo eccita molto: la masturbazione mi sta lentamente portando all’orgasmo così, prima di schizzargli addosso, lo avverto… “Sto per venire…” – “Allora siediti, voglio che ti vieni sui piedi…” Interrompe la masturbazione per farmi sedere, poi mi toglie entrambe le scarpe e mi sfila leggings e slip: “Ora incrocia i piedi, ti ci faccio venire sopra”. Incrocio le caviglie sul divano e lui riprende a masturbarmi, stavolta più intensamente… Quando mi sente trattenere il respiro capisce che l’orgasmo sta arrivando, così abbassa il mio pene verso i piedi e mi fa schizzare copiosamente sull’arco e sulle dita… Non si ferma, come per ottenere quanto più sperma possibile: l’orgasmo è abbastanza intenso e il piacere che mi procura mi fa diventare rosso in viso! Quando mi rilasso lo sperma ricopre i piedi: “Ora te lo lecco via… rilassati”. Mi appoggio allo schienale del divano, mentre lui mi prende entrambi i piedi e inizia a leccare lo sperma che li ricopre, letteralmente succhiando le dita, leccando i talloni e gli archi… mentre ovviamente con una mano si masturba. Quando ha ripulito tutto il mio sperma dai piedi, inizia ad usarli per masturbarsi, passando il pene tra le palme e gli archi… Non ci vuole molto perché me li ricopra nuovamente di sperma caldo, stavolta il suo! Ha un orgasmo molto lungo e copioso, ed emette suoni gutturali di piacere che a stento soffoca. Quando finalmente si rilassa appagato, guarda i miei piedi bagnati con fare soddisfatto e si alza in piedi: “È stato un orgasmo incredibile!” – “Mi fa piacere…” – “Facciamo una pausa, magari vorrai rinfrescarti…” – “Si, infatti. Poi mi hai allagato i piedi, credo sia meglio che io faccia una doccia” – “Allora metti l’accappatoio rosso e le scarpe…” – “Va bene… Metto anche l’intimo o preferisci nudo sotto?” – “Nudo. Solo accappatoio e scarpe rosse” – “ok. A tra poco allora”.

Fatta la doccia indosso l’accappatoio rosso e, asciugate le gambe e i piedi, le scarpe rosse tacco 15 che mi ha chiesto… Esco dal bagno e scendo la scala verso la sala, dove lo trovo seduto sul divano. Si volta verso di me e mi squadra dalla vita in giù soffermandosi, neanche a dirlo, sulle scarpe e sui piedi… Eppure è venuto copiosamente meno di mezz’ora fa! Ha di nuovo la patta gonfia e la mano gli scivola sull’inguine a smanettarsi ancor prima che abbia sceso l’ultimo scalino…

Vado a sedermi accanto a lui, mettendo in mostra le gambe appena coperte dall’accappatoio: “Ti piacciono queste rosse?”, chiedo conoscendo già la risposta… “Sono estremamente sexy, come i tuoi piedi e le tue gambe. Riesci a essere sexy con i tacchi quasi più di una donna, incredibile!” – “Non è incredibile, è la tua fantasia sessuale che mi ti fa vedere così sexy” – “Sarà anche vero, ma hai dei piedi favolosi. Ho già voglia di succhiarteli di nuovo”. Decido quindi di sorprenderlo, proprio perché mi scriveva di non cercare unicamente il sesso, o quantomeno che non fosse poi così importante, ma visto come è andata finora ho intenzione di farlo ricredere.

“Togliti i pantaloni, potevi anche evitare di rivestirti. E abbassa le mutande…” Mi guarda interrogativamente, ma mi asseconda e si toglie sia i pantaloni che le mutande: “Che vuoi fare? Masturbarmi?” – “Qualcosa di più che ho idea ti piacerà…”, gli rispondo sorridendo mentre glielo prendo in mano.

Mi inginocchio davanti al divano e, sempre lavorandolo con la mano, mi apro l’accappatoio per toccarmi anche io il pene… “Rilassati… lasciami fare…”, e detto questo gli lecco la cappella e vi poggio sopra le labbra socchiuse… Sento un sospiro di piacere e lo vedo chiudere gli occhi quando faccio entrare il cazzo nella mia bocca aperta, leccandolo per tutta la lunghezza mentre scivola dentro: “Oh cazzo… così mi fai morire oggi…”, mi dice quasi in estasi.

Glielo succhio e lecco lentamente, toccandogli i testicoli con una mano mentre con l’altra sono io a masturbarmi: “Vorrei avere un tuo piede in bocca per succhiarti le dita ora” e io sfilandomi il pene di bocca per un attimo, gli rispondo: “Mi succhierai i piedi quando avrai sborrato nella mia bocca…” – “Hmmm, se continui così non ci vorrà molto, vedrai”. Glielo riprendo tutto dentro e continuo a stantuffarlo, voglio farlo schizzare! E non vuole molto, in effetti: forse quattro o cinque minuti, poi lo sento inarcarsi sulla schiena finché mi fiotta in bocca il suo liquido caldo, sospirando di piacere. Gli ricopro il pene del suo sperma, poi lo riprendo in bocca leccandolo per ingoiare. In questo momento anche io vengo e ho un orgasmo molto intenso che cola sul tappeto davanti al divano.

Con le labbra bagnate di sperma mi alzo… il mio pene è ancora abbastanza turgido, ma pian piano si rilassa riportando tutto a una situazione meno infoiata. Lui è a gambe larghe, soddisfatto di piacere. “Vado a sciacquarmi la bocca, ne hai schizzato in quantità” – “Ho goduto come un ventenne. Quando torni voglio succhiarti i piedi dopo averti tolto le scarpe con la bocca…” – “Hmmm, allora vedrò di fare presto!”, rispondo compiaciuto.

Mi lavo i denti per togliere i residui di sperma e il suo sapore salato, mi rinfresco l’inguine e poi, chiuso l’accappatoio, esco dal bagno e scendo di nuovo verso il salone. Stavolta non lo ritrovo vestito, ha solo rimesso le mutande: “Vado a rinfrescarmi anche io. Il bagno è di sopra?” – “Si, quello grande è di sopra ma ce ne è uno più piccolo anche lì in fondo se vuoi, pensavo di avertelo detto, scusami…” – “tranquillo, allora vado lì. Torno fra poco”. Si avvia in bagno, così mi siedo sul divano dopo aver asciugato il tappeto dal mio sperma colatovi sopra poco prima. Accendo la tv e sintonizzo un canale che trasmette musica, per passare il tempo nell’attesa…

Esce dal bagno e viene a sedersi sul divano: “Dammi le gambe… voglio succhiarti i piedi” – “Con piacere, vedo che sei instancabile”, gli rispondo mentre poggio le gambe sulle sue ginocchia, incrociando le caviglie per evidenziare l’arco del piede dentro le scarpe. Mi accarezza i piedi, poi li porta insieme verso la bocca e inizia a leccarmeli… Rammentando le nostre conversazioni via mail, decido di fargli una domanda: “Quando mi hai contattato, nelle mail che scambiavamo, mi scrivevi che anche tua moglie era interessata a questa cosa… A cosa ti riferivi, visto che poi sei venuto da solo? Dicevi che tua moglie è interessata a giochi fantasiosi…” Lui interrompe il leccarmi e, continuando a toccarmi i piedi con le mani, mi risponde: “Me la aspettavo questa domanda. Si, mia moglie sarebbe interessata, ma lei ha fantasie alquanto particolari…” – “Tipo?” – “ A lei piace il bondage, le piace legare e imbavagliare ma ovviamente non me” – “In che senso?” – “Nel senso che le piacerebbe legare e imbavagliare un altro uomo e sottometterlo mentre io gli lecco i piedi e lei lo sevizia” – “Ah, però! E avete avuto qualche esperienza di questo tipo?” – “No, solo contatti che non si sono mai concretizzati” – “Ma l’uomo da sottomettere come dovrebbe essere?” – “Come te. Crossdresser, in tacchi e lingerie. È un suo feticismo, per questo non può praticarlo con me, ma ne abbiamo sempre discusso e alla fine abbiamo provato a mettere in atto questo gioco, senza risultato però”. “Come mai non hai pensato a provare a coinvolgere me?” – “Noi non abbiamo mai parlato del bondage, e poi volevo provare la mia di fantasia, volevo vedere se si sarebbe concretizzata come immaginavo…” – “E si è concretizzata?” – “A giudicare da come sono venuto direi proprio di sì. Oltre le aspettative direi!” – “Mi lusinga questa cosa. E ora che ci conosciamo e abbiamo stabilito un ottimo contatto, ti verrebbe voglia di coinvolgermi nei giochi di tua moglie?” – “A dire il vero sì. Ma non so se tu sia disposto a farti legare da lei, così non vorrei rovinare la mia di fantasia, precludendo ulteriori incontri tra me e te…”.

Rifletto per qualche istante, mentre lui si porta un piede alla bocca e inizia a slacciare il cinturino della scarpa con i denti e le labbra: apre la fibbia e poi, lentamente, mi sfila la scarpa dal piede usando solo la bocca… è molto eccitante devo dire. La scarpa cade sul divano, lasciando il piede nudo alla mercé della sua lingua: mi prende tutte le dita in bocca e comincia a succhiarle come un ghiacciolo, mentre il pene gli si drizza nelle mutande. Fa la stessa cosa con l’altra scarpa e poi mi succhia i piedi alternativamente… Il pene quasi gli esce dalle mutande così, nel momento di maggior eccitazione mentre mi lecca i piedi, gli chiedo: “E se accettassi di farmi legare da tua moglie?” Lui si volta leggermente sorpreso: “Veramente? Tu pratichi il bondage? Cioè ti fai anche legare?” – “Si. A dire il vero mi piace molto essere legato, soprattutto con i tacchi” – “Devo dirti che la cosa mi intrigherebbe parecchio, ma vorrei fossi consapevole che lei non si limiterebbe a legarti: lei vuole seviziarti con vibratori e scoparti con un dildo indossabile, come si chiamano, strap-on mi sembra…” – “Quindi le piacerebbe scopare un crossdresser legato. Fantasia ricorrente tra gli uomini, raro tra le donne, ma lussurioso!” – “Mi piacerebbe molto organizzare un incontro a tre. Verresti a casa nostra?” – “Perché no?” – “Sarà molto contenta quando glielo dirò. Era molto curiosa di sapere di questo nostro incontro, resterà piacevolmente sorpresa” – “Mi sembra di capire che tua moglie sia di mentalità molto aperta…” – “Sul sesso si, molto. Anche se un po’ sadica da quello che mi dice di voler fare…” – “Nel gioco non guasta, basta che si stabiliscano dei limiti” – “Glielo dico appena rientro a casa, poi ci accordiamo” – “Ok!” – “Ora vorrei che mi masturbassi mentre ti succhio i piedi…”, mi dice sorridendo: l’impacciatura iniziale sembra scomparsa!

Allungo un braccio e vado a cercare il pene dentro le mutande, poi ho un’idea per realizzare una fantasia che mi aveva esternato prima: succhiarglielo mentre mi lecca i piedi. Così tolgo l’accappatoio e lo faccio sdraiare sul divano per poi mettermi sopra di lui in modo da poterglielo prendere in bocca mentre i miei piedi sono sulla sua faccia, una specie di 69. La cosa lo eccita parecchio e infatti quando inizio a succhiarglielo lo sento sospirare mentre mi succhia le dita dei piedi nudi. Anche il mio pene è duro e dritto, molto vicino al suo viso, ma lui è preso solo dai piedi e dal pompino che gli sto praticando.

Lo faccio venire di nuovo nella mia bocca, e ancora una volta sborra copiosamente.

Ci ricomponiamo e credo che l’incontro volga al termine, anche perché è ormai pomeriggio inoltrato: si riveste con calma, poi: “Ti ringrazio. È stata un’esperienza veramente intensa e eccitante” – “Ne sono compiaciuto e mi sono divertito. Anche i miei piedi ringraziano” – “Mi mandano ai matti. Letteralmente. Senti, parlo con mia moglie e poi ti scrivo per mail, così vediamo di organizzarci, ok? Ci conto” – “Va benissimo, fammi sapere”.

Ci salutiamo. L’incontro avrà sicuramente successivi risvolti ancora più piccanti e inaspettati.


 

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