Completamente immobilizzato, Mino mi benda nuovamente gli occhi, avvolgendoli con il nastro adesivo che passa anche intorno alla colonna… sento che mi stanno legando nuovamente palle e cazzo e la posizione in cui mi hanno messo accentua l’erezione. Mi applicano un anello vibrante al glande. Sento la presenza di uno dei due davanti a me e in pochi istanti sento un pene duro e lungo entrarmi in bocca… Mi scopa a fondo, mi tocca la gola provocandomi dei conati, ma continua… va avanti per almeno 5 minuti senza fermarsi e senza darmi il tempo di respirare, ho la bocca piena di saliva, causata dalla costrizione dell’anello e dal pene che mi penetra. Poi si ferma, mi sfila il pene dalla bocca e sento due dita che esplorano il palato e asciugano la saliva, spargendola sul viso…
Una piccola pausa, poi sento nuovamente il pene entrare in bocca, ma stavolta è diverso, non è lo stesso di prima e resto sorpreso perché è Mino a penetrarmi… lui che diceva di voler essere solo di supporto e non attivo sessualmente nei miei confronti. Il cazzo mi riempie la bocca: “Non ho resistito Fox… mi eccita troppo questa cosa… ti dispiace se ti scopo anche io?”… sembra quasi prendermi in giro… ma la cosa mi eccita, due uomini mi stanno seviziando e il mio pene reagisce sfiorando già l’orgasmo.
Mino mi scopa in bocca per qualche minuto, poi si toglie, il tempo di respirare e ho di nuovo in bocca il cazzo di Mirco… vanno avanti così per almeno mezzora, finché io cedo all’anello vibrante che mi stimola il pene e vengo copiosamente, fiottando sperma a ripetizione e contorcendomi nella posizione in cui sono incaprettato: le caviglie legate incrociate tendono a stringere il cappio intorno al collo, amplificando le sensazioni già intense dell’orgasmo. Non so più ormai quale cazzo abbia in bocca, ma chiunque dei due sia me la allaga, spingendo verso la gola e riempiendola di sperma caldo. Il liquido che non ingoio mi cola fuori dal bavaglio, il pene si sfila ma entra subito l’altro e anche questo dopo pochi secondi mi esplode in bocca altro sperma. Stavolta più in profondità e quindi l’ingoio è inevitabile. Attimi interminabili…
Mi hanno liberato la bocca dai loro peni, il bavaglio e le penetrazioni continue hanno fatto sì che la mascella si indolenzisse: “Levagli l’anello dalla bocca, Mino, ma imbavaglialo in qualche modo” – “Prendo la fibbia di cuoio, quella a fascia…” Mi libera la bocca, riarticolo la mascella per qualche istante, poi mi ficca dentro una spugna e mi applica un bavaglio molto largo che avvolge il mento e le guance, una specie di maschera che comunque serra la bocca… lo stringe molto dietro.
“Riposati Fox, sono le 17.30… tra un po’ c’è la sedia”.
Mi lasciano riposare, ma sempre incaprettato alla colonna… dopo un quarto d’ora mi slegano completamente, mi tolgono benda e bavaglio e mi aiutano ad alzarmi… sono abbastanza provato dalla posizione e ho bisogno di sgranchirmi. Mi fanno mettere le pantofole di spugna e mi danno un accappatoio. Mi siedo su un divano, sono legato e imbavagliato da ore, un po’ di riposo non guasta.
“Tutto ok, Fox?” mi chiede Mino… “Si, tutto ok… certo che non mi aspettavo che tu diventassi parte attiva, mi hai sorpreso quando ho capito che anche tu mi stavi mettendo il cazzo in bocca…” – “Questa situazione mi eccita, e devo dire che mi trovo a mio agio con voi… ho fatto il passo” – “Si, hai fatto il passo… immagino che continuerai…” – “Si, credo proprio di sì, ma se per te non va bene torniamo a come era prima” – “No, va bene… finché si rispettano i limiti va bene, anzi…”
Scambiando quattro chiacchiere e facendo uno spuntino, non avendo pranzato, si fanno le 18.30… Mi faccio una doccia rilassante, poi esco dal bagno in accappatoio e pantofole: vedo Mino con un pezzo di corda in mano, pronto a legarmi nuovamente… sono le 19: si ricomincia.
Mi tolgo l’accappatoio e lui mi lega i polsi dietro la schiena, con i palmi verso l’alto, passando la corda attorno al collo; nel frattempo Mirco si è tolto pantaloni e boxer e si è seduto sul divano, davanti alla tv… Mino mi dirige verso il divano, davanti al quale c’è un tappeto… mi fa inginocchiare, poi mi lega i piedi con le caviglie incrociate: collega le caviglie alla corda che mi lega i polsi e il collo, serrandola quanto basta per tenermi in tiro quando mi piego, infatti se scendo troppo il cappio attorno al collo si stringe. Non mi imbavaglia. A questo punto si toglie anche lui pantaloni e slip e si siede sul divano.
“Ora ce lo succhi per bene a tutti e due Fox…” Detto questo mi prende la testa e porta la mia bocca sul suo pene eretto, me la apre con le dita e mi spinge in basso per far entrare il cazzo dentro. Sono nel mezzo tra i due, e dopo qualche minuto del cazzo di Mino, è Mirco a prendermi la testa e portarla verso le sue gambe, infilandomi a forza tutto il suo cazzo dentro la bocca.
Mi scopano così, a turno, per almeno mezzora, non ho tregua: sfilano un pene e ne infilano un altro, continuamente… mi penetrano a fondo, fino alla gola ed entrambi hanno un pene di dimensioni notevoli, sia in larghezza che in lunghezza. Le corde mi incaprettano e mi costringono a mantenere un equilibrio precario, inoltre i polsi legati con i palmi verso l’alto sono molto costrittivi. Mirco mi viene in bocca, mi tiene la testa ferma e spinge fino in gola, sento lo sperma scendermi dentro… istanti interminabili, cerco di usare la lingua per respirare, ma lui mi blocca più a fondo, finché mi libera la bocca… prendo un respiro ma subito mi afferrano le mani di Mino che a sua volta mi spinge il cazzo dentro… 6, 7 pompate ed esplode anche lui, riempiendomi nuovamente la bocca di sperma: “Ingoia, ingoia tutto… poi leccalo bene…” Non posso che obbedire finché, ingoiato fino all’ultima goccia, mi tappano la bocca con il bavaglio a palla strettissimo.
Sono ormai le 20 passate e inizio ad essere stanco… mi slegano dall’incaprettamento, mi liberano le caviglie e mi fanno alzare, poi mi sdraiano sul divano di pancia e subito Mino mi lega nuovamente i piedi, stavolta uniti. Mi incapretta stretto, collegando le caviglie ai polsi e al collo. Mi lega anche gli alluci con una cordicella fina che poi tende fino al collo, per farmi tenere i piedi all’indietro. Mi benda gli occhi.
“Mettigli un plug nel culo…” sento dire Mirco: detto e fatto, Mino mi inserisce lentamente il plug anale, a fondo, ma stavolta è vibrante e inizia una nuova sevizia.
“Mangiamo qualcosa? Così poi facciamo mangiare anche lui…” – “Si, saliamo a preparare qualcosa, lo lasciamo qui?” – “Si, lo lasciamo incaprettato sul divano e mangiamo con calma”
Li sento uscire dalla sala e salire le scale.
Il tempo passa, la posizione in cui sono immobilizzato è molto costrittiva ma ciò che più sento è il plug vibrante… non ho modo di muovermi né di alleviarne il contatto, visto che è inserito bene a fondo e bloccato. Finalmente li sento scendere le scale, sarà passata più di un’ora e inizio a sentire le corde anchilosarmi le articolazioni. Mi slegano completamente e mi liberano la bocca dal bavaglio, sfilano il plug e mi porgono l’accappatoio e le pantofole di spugna che indossavo prima.
“Tutto bene Fox?” – “Insomma, mi avete lasciato legato in quel modo un po’ troppo a lungo” – “Beh, dai… almeno ti sei goduto il vibratore nel culo…”
Mirco mi indica il tavolo dove hanno messo una tovaglietta e preparato un piatto di pasta… “Me lo fate mangiare tranquillo o mi legate di nuovo?” – “Ma no dai, mangia… non ti leghiamo per ora”.
Finito di mangiare, si sono ormai fatte le 21, mi fanno alzare e mi indicano la sedia che è nel centro della sala, dove Mino ha posizionato due videocamere sui cavalletti, per riprendere da diverse angolazioni. “Spogliati Fox, e siediti…” Tolgo l’accappatoio e, nudo, mi siedo su questa strana sedia: Mino mi lega i polsi ai braccioli, poi blocca anche le braccia, ci sono diversi anelli utili per passare le corde. Mi sistemano sulla seduta in modo da coprire bene il buco, poi mi prendono i piedi e li tirano all’indietro, allargando bene le gambe… legano le caviglie e poi le ginocchia per mantenere le gambe immobilizzate e ben larghe. I piedi non toccano terra, mi sfilano le pantofole di spugna. Mino si china davanti a me con delle cordicelle fine e inizia a legarmi i genitali, per poi passare al pene che nel frattempo è diventato duro: solita legatura che me lo tiene ben strizzato, poi mi applica un cilindro vibrante sull’asta e un anello sempre vibrante sui testicoli, che fissa con del nastro adesivo. Li accende regolando la vibrazione abbastanza bassa, quanto basta per stimolarmi e mantenere il pene in erezione. Mi tocca il glande con un dito, credo per testare che io sia immobilizzato. Mi sta legando lentamente, con minuziosità… Passa al petto, lo avvolge con una corda lunga, sopra e sotto, in modo da evidenziare i capezzoli quando passa la corda nel mezzo che poi, da dietro, infila in una fessura e tira verso il collo, che avvolge con un cappio bloccandomi alla sedia. Stringe abbastanza il cappio, più di quanto abbia fatto precedentemente.
Non posso più muovermi, vedo con la coda dell’occhio che Mirco ha in mano un fallo di gomma abbastanza lungo e immagino a cosa serva…
“Imbavaglialo bene prima di posizionare il dildo” – “Sì sì, ora gli tappo la bocca per bene” Fa un giro di controllo tutto intorno alla sedia, poi prende un bavaglio con fallo interno gonfiabile, di quelli a maschera che avvolgono anche la testa con le fibbie di pelle.
“Apri la bocca Fox… bene…” Mi infila il fallo in bocca, sarà lungo 20cm e mi arriva quasi alla gola, serra le fibbie su tutte le regolazioni. Mi passa dietro e sento che collega l’anello che c’è sulla fibbia, all’altezza della nuca, alla sedia, bloccandomi completamente anche la testa. “Cazzo, non sono mai stato immobilizzato in questo modo” penso… Il pene mi si riempie di umori, mi sto eccitando oltremodo a causa di questa costrizione.
“Ora gonfio il bavaglio Fox, quanto basta per non avere problemi” Innesta la pompetta nella valvola che è davanti, sulla fascia che mi tappa la bocca, e inizia a gonfiare il fallo interno. Mi riempie il palato e mi blocca la lingua. Non permette di articolare alcun suono se non un flebile mugolio. Toglie la pompetta e si sofferma ad ammirare la sua opera per qualche istante. Ma non è ancora finita: mi posiziona degli elettrodi tra le gambe e ai capezzoli dopo averli pinzati con un morsetto… collega tutto a una macchinetta per elettrostimolazione. “Ai piedi non mettiamo nulla?” chiede Mirco “Si, ora gli metto gli elettrodi anche alle piante dei piedi”.
Anche ai piedi vengono applicati due elettrodi: “Allora Fox, questo giocattolo ti invierà delle scossette ad intervalli di 5 minuti, con serie da 10 impulsi per un minuto… niente di doloroso, ma quanto basta per mantenerti reattivo tutta la notte…” – “Se ti stai chiedendo se rimarrai legato su questa sedia tutta la notte, la risposta è SI… adesso ti infiliamo un vibratore nel culo, poi accendiamo il tutto… avrai molteplici eiaculazioni, lente, forzate… le stimolazioni ti manterranno il pene duro…” – “Poi quando sarai venuto almeno dieci volte, allora ti sleghiamo, ti incaprettiamo per bene sul letto e ti scopiamo in bocca e in culo fino all’alba”.
Mi bendano anche gli occhi, si fa tutto buio. Sento il fallo di gomma entrarmi lentamente nel culo, fino a quando lo bloccano e iniziano a farlo vibrare. Poi accendono l’elettrostimolatore, che mi trasmette subito la prima serie di impulsi all’interno cosce, ai capezzoli e alle piante dei piedi, mentre i vibrostimolatori ai genitali e al pene vengono aumentati di intensità: la tortura è iniziata.
Resto così immobilizzato a subire questa tortura per almeno 7 ore, intramezzate unicamente da controlli alle corde e ai nodi che mi bloccano alla sedia, e agli orgasmi forzati che sono costretto a godere… molti, tanti da essere raccolti in una bacinella che mi hanno messo sotto il pene. Le prime eiaculazioni sono molto copiose, per poi diminuire ad ogni nuovo orgasmo. Ne subisco almeno 12, tanto che il pene è alla fine dolorante e rosso, come anche i genitali… Mi gonfiano il bavaglio almeno tre volte, per aumentare la costrizione e impedirmi di mugolare ad ogni nuovo orgasmo forzato. Il tempo passato è stato interminabile, soprattutto per il fallo nel culo, che non ha mai smesso di vibrare.
Alle 5 di mattina, finalmente decidono che è abbastanza: spengono tutto e mi liberano… mi fanno bere, in quanto sono abbastanza disidratato dai molteplici orgasmi… vedo la bacinella che ha raccolto il mio sperma e la quantità di liquido è impressionante. Ma non è finita…
Come paventato 7 ore prima, mi fanno sdraiare sul letto e in un baleno sono di nuovo legato e incaprettato in hogtied, strettissimo, con un bavaglio ad anello che mi tiene la bocca spalancata e la testa tirata all’indietro. Mi sistemano nella posizione a loro più comoda e poi, a turno, mi penetrano la bocca, obbligandomi tra una penetrazione e l’altra, a ingoiare il mio sperma che mi versano in bocca con una siringa da pasticcere.
Il primo a venirmi in bocca è Mirco… sono obbligato ad ingoiare una quantità di sperma impressionante, per poi ricevere quello di Mino, altrettanto copioso. Prima di slegarmi e concludere questo rapimento, l’ultima dose del mio sperma, spruzzata direttamente in gola con la siringa, dentro la bocca intrisa dei loro umori e grondante sperma e saliva dall’anello che me la tiene aperta.
Mi slegano… faccio una doccia calda mentre loro si occupano di sistemare la sala, mi rivesto. Passerà un po’ prima di riorganizzare qualcosa, questa esperienza è stata intensa e sfiancante. Ma ce ne saranno sicuramente altre, questo trio funziona. Tre, il numero perfetto.