Dopo l’esperienza passata a Massa Carrara con Mino, a seguito di un breve scambio di mail con Mirco, appena rientrato a Roma inizio una chat via Skype con lui, per dettagliare la proposta. Gli espongo quello che Mino vorrebbe fare e quali sarebbero i ruoli del gioco: lui ne è entusiasta e si fida delle mie considerazioni sulla persona, del resto nell’arco di diversi anni, nella nostra ricerca, siamo entrati in contatto con diversi individui che alla fine, per un motivo o per l’altro, non hanno avuto seguito in un incontro. Questa sembra la volta buona, poi ovviamente tentare non nuoce, se le cose non dovessero funzionare non ci sarebbe alcun vincolo o obbligo, quindi decidiamo di procedere e concordare un incontro a tre.

Ci accordiamo per la terza settimana di Dicembre, io Mirco partiamo da Roma e ci incontreremo direttamente al residence con Mino. Sul treno siamo seduti uno di fianco all’altro, in una fila singola nel vagone di prima classe che è praticamente vuoto. Appena passato il capotreno per il controllo dei biglietti, Mirco si da un’occhiata intorno, poi si siede e mi dice: “Ci sono solo 2 persone nei primi posti davanti…” – “Allora?” – “Allora ora mi slaccio i pantaloni e me lo smanetti un po, che dici?” – “Ma sei serio?!” – “Certo che sono serio, ce l’ho duro come il marmo a pensare a oggi pomeriggio e a stanotte… senti…” Mi prende la mano e me la poggia sulla patta dei pantaloni e in effetti ce l’ha durissimo… mi strofina la mano, poi si apre i pantaloni e me la infila dentro, sotto i boxer, mettendomelo in mano. In effetti non può vederci nessuno, siamo in fondo al vagone e abbiamo l’entrata a vista, quindi saremmo tranquilli, ma la cosa mi mette a disagio.

Continua a muovermi la mano dentro i boxer, accennando una masturbazione… “Prendilo in bocca, dai… non ci vede nessuno” mi bisbiglia… “Tu sei fuori” gli rispondo, ma lui insiste e mentre lo tira fuori dai pantaloni mi prende la testa e la porta verso di lui… non faccio in tempo a dire una parola che mi ritrovo il suo cazzo completamente in bocca e lui con la mano che mi spinge la testa… “Non preoccuparti, controllo io che non venga nessuno, tu succhialo dai…” Lo faccio, anche perché la mano mi tiene la testa abbassata e non posso sfilare il suo pene dalla bocca. Glielo succhio e lecco almeno per 10 minuti quando all’improvviso sento che mi blocca la testa con entrambe le mani e mi viene in bocca, fiotta copiosamente ansimando, sborra a lungo mentre mi bisbiglia “Ingoia dai, ingoia tutto” tenendomi la testa ferma. Ingoio tutto lo sperma e quando il pene inizia a rilassarsi mi libera la testa. Mi rialzo finendo di ingoiare e poi bevo dalla bottiglietta d’acqua presa per il viaggio. “Tu sei fuori di testa” lo apostrofo… “Non ho resistito allo sborrarti in bocca, questa situazione era troppo eccitante”.

Il viaggio prosegue.

Arrivati a destinazione prendiamo possesso dell’appartamento, ci facciamo una doccia e mentre Mirco si riveste io resto in accappatoio e pantofole. Sono le 16.30, Mino arriverà per le 18. Ci sediamo sul divano a guardare la tv e Mirco vorrebbe fare qualcosa nel frattempo, infatti mi apre l’accappatoio e mi prende in mano il pene iniziando a masturbarmi lentamente: “Che vuoi fare? Non farmi venire ora, dai…” – “Non ti faccio venire, tranquillo, mi sto solo gustando un antipasto… sdraiati, voglio leccarti i piedi…” Mi sdraio e allungo le gambe, lui mi sfila le pantofole e inizia a leccarmi i piedi, a baciarli… gli è sempre piaciuto farlo.

Alle 17.35 bussano alla porta: mi alzo per aprire, infilando velocemente le pantofole e richiudendo l’accappatoio… apro la porta e faccio entrare Mino. Lo presento a Mirco e scambiamo quattro chiacchiere per rompere il ghiaccio. Ci facciamo un caffè e discutiamo sulle regole del “gioco” che stiamo per iniziare: “Allora Mirco, tu hai qualche preferenza su come legarlo?” – “Io non sono mai stato capace più di tanto, ma mi piace vederlo immobilizzato, costretto anche in posizioni scomode, così da poterlo usare a mio piacimento senza dovermi preoccupare se i nodi si allentano” – “Bene, vedrò di accontentarti allora…” – “E a te invece Mino, cosa piacerebbe vedere?” – “Mi piacerebbe riprendere da vicino mentre glielo ficchi tutto in bocca, fino a quando gli sborri dentro… poi ovviamente mentre lo penetri da dietro. Mi piacerebbe anche che lo torturassi, senza esagerare, magari pinzandogli i capezzoli, frustandolo, bacchettandogli i piedi… cose così, poi ovviamente lascio a te le fantasie che hai…”

Li ascolto incuriosito e anche abbastanza eccitato, vedo che Mirco, mentre parla, si tocca tra le gambe e siccome ha un cazzo lungo circa 20 centimetri e indossa il pantalone di una tuta, l’erezione si vede bene.

“Ascolta Mirco, perché intanto che parliamo e decidiamo cosa fargli, non lo leghiamo e imbavagliamo per bene? Così iniziamo a stimolarlo…” – “Pensa che stavo per proporlo io” risponde Mirco. “Legalo al letto, prendo un paio di giocattoli dallo zaino intanto…”

Vedo che si intendono bene: “Andiamo in camera Fox, spogliati nudo e sdraiati sul letto…” Mi alzo ed entro in camera, tolgo l’accappatoio, mi siedo sul letto e sfilo le pantofole per poi sdraiarmi nudo.

Mino arriva con diversi spezzoni di corda, mi prende i polsi e li avvolge ciascuno con un cappio, per poi tirare le braccia divaricate verso la spalliera del letto in ferro battuto: mi lega molto stretto, poi passa alle caviglie, avvolgendo anche quelle con due cappi di corda, per poi divaricarmi molto larghe le gambe e bloccare i piedi alle gambe del letto, sempre molto strettamente. Mirco assiste alla scena toccandosi in mezzo alle gambe, e vedo che il suo cazzo è enorme, la cosa lo eccita oltremodo.

“Sai che mentre viaggiavamo in treno glielo ho messo in bocca? E’ stato eccitante… Gli ho allagato la gola e gli ho fatto ingoiare tutto…” – “Sul treno?! Ma come?” – “Il vagone era vuoto, non c’era pericolo” – “Cavolo Fox, sei un ragazzaccio…” mi postrofa Mino… “Era infoiato al pensiero di questo incontro, ho provato a dissuaderlo ma non c’è stato verso, voleva sborrarmi in bocca e lo ha fatto” – “Bene…”

Nel frattempo mi ha legato anche le gambe, all’altezza delle ginocchia, divaricandomi ancora di più ed esponendo per bene i genitali, poi mi lega anche i gomiti collegandoli ognuno alle gambe. Sono completamente immobilizzato. A questo punto Mirco porge a Mino un bavaglio con fallo interno gonfiabile che ha comprato appositamente per l’occasione: “Puoi imbavagliarlo con questo? Molto stretto e con il fallo di gomma dentro bello gonfio…” – “Certo, giocattolo interessante… ti piace Fox?” Non faccio in tempo a rispondere che mi ficca il fallo gonfiabile in bocca e lo spinge a fondo, per poi serrare la fibbia di pelle dietro al collo. “Gonfialo bene, non deve fiatare…” Mino esegue e mentre mi sta a cavallo sul petto vedo che anche lui ha il cazzo duro. Gonfia il bavaglio a dismisura, mi invade il palato e mi blocca la lingua, è praticamente impossibile articolare suoni.

“Ottimo, ora bendalo…” e porge a Mino il nastro adesivo grigio… Mi benda gli occhi con due giri di nastro ben tirato, si fa buio. “Legagli bene palle e cazzo” – “E’ già abbastanza duro, ma se lo lavori un po la legatura viene meglio e glielo mantiene duro” Mirco non se lo fa dire due volte, sento il peso del corpo salire sul letto e il mio pene sparire dentro la sua bocca, me lo lavora bene succhiando e leccando, nonché sollecitandomi i testicoli con la mano… in pochi istanti mi diventa durissimo e dritto ma non faccio in tempo ad assaporarne il piacere che sento le corde avvolgermi i prima i testicoli e poi l’asta, con una strozzatura al glande: il pene mi resta eretto e duro con il prepuzio appena scoperto.

“Ora mettiamolo a suo agio, usa questo…” Non vedo nulla, quindi non capisco subito cosa stanno per fare, ma lo sento: un dildo di gomma mi viene spinto su per il culo, lentamente ma a fondo, immagino sia un buttplug, abbastanza lungo. Una volta spinto tutto dentro viene bloccato con la corda.

“Ora sei a posto Fox… preparo le videocamere”

Legato al letto, imbavagliato e bendato, sento armeggiare intorno al letto, mentre sicuramente Mirco mi lecca i piedi, alternatamente, strofinandovi sopra il pene duro… “Io sono pronto Mirco, quando vuoi puoi iniziare a fargli quello che preferisci, iio riprendo tutto e mi godo lo show”

Sento il peso di Mirco sul letto e poi la sua mano che mi tocca tra le gambe… prende il pene in mano e inizia a leccarlo, per poi prenderlo in bocca… ho un sussulto… il pene già duro per la legatura e l’eccitazione mi diventa ancora più duro… sento il respiro eccitato mentre mi tocca, scende alle gambe, alle caviglie legate e poi tra le dita dei piedi… la sua lingua è ovunque sul mio corpo… mi sfiora con il pene sul mio mentre mi strizza i testicoli già costretti dalle corde, per poi arrivare al dildo che ho nel corpo e muoverlo quanto basta. Mi sale a cavalcioni sul petto e mi strofina la punta sul bavaglio che non mi permette di articolare suoni.

“Mettiglielo in bocca, mi fai venire…” – “No, è presto” risponde Mirco.

Continua a leccarmi ovunque e a toccarmi tra le gambe, poi un’attimo di pausa e sento le sue dita strizzarmi i capezzoli, sempre più insistentemente per evidenziarli e poi applicare delle mollette… mi contorco dal dolore e dal piacere al contempo… Mi sollecita i capezzoli e allo stesso tempo mi masturba, sto per venire ma si ferma e non mi concede l’orgasmo. Torna ai piedi, inizio a sentire delle bacchettate sulle piante, mi contorco ancora di più sul letto, facendo inevitabilmente stringere la legatura dei genitali.

Dopo una mezz’ora di questa tortura, Mirco si rimette cavalcioni sopra di me e mi slaccia il bavaglio dopo aver sgonfiato il fallo di gomma interno… mi tiene ferma la testa e me lo infila tutto in bocca, a fondo, sento il suo pene toccarmi la gola. MI scopa a lungo, penetrandomi la bocca a fondo e obbligandomi a tenerlo tutto dentro… “Che scena… sto per sborrare…” sento dire Mino, mentre Mirco continua a scoparmi in bocca. Ho il pene dritto, rosso dalla costrizione della corda e con il prepuzio pulsante… Mirco ci mette una mano sopra mentre continua a spingermelo in bocca, non mi entra per quanto è grosso e duro, ma lui spinge fino alla gola… A questo punto sento che sto per venire e stavolta Mirco non si ferma: “Riprendi bene, ora lo faccio venire mentre gli sborro in bocca” Mino si avvicina con la videocamera mentre lo sento respirare forte, tanto si sta masturbando…

“Apri bene la bocca, ora ti allago Fox… ti sborro in gola” Non finisce la frase che io esplodo, schizzo sperma nella mano di Mirco mentre mi contorco di piacere e dolore allo stesso tempo, a causa delle legature ai genitali… “Ingoia!!” Mirco mi viene dentro la bocca, sento il liquido caldo scendermi in gola, invadere il palato, la lingua… Mirco non ha ancora esaurito il suo sperma che sento venire anche Mino, sento gli schizzi di sperma su un braccio, ripetuti, copiosi…

“Ingoia tutto, non sprecarne una goccia, dai… lecca bene” Mi tiene la testa tra le mani e mi obbliga a leccargli per bene la punta del pene, poi si toglie da sopra di me. “Cavolo, non ho mai sborrato tanto… che scene che ho girato, arrapanti…” Mirco mi toglie la benda dagli occhi e, mentre lui va in bagno, Mino viene verso di me e mi ficca in bocca una spugna, per poi imbavagliarmi molto stretto con il nastro adesivo. Poi mi slega i genitali e mi libera il pene dalle legature sul glande.

“Rilassati dieci minuti, poi ricominciamo Fox…” Saranno ormai le 20 passate quando Mino mi slega polsi, braccia, gambe e caviglie che erano ben fissati al letto: mi lascia imbavagliato. “Mirco, ce ne andiamo a mangiare qualcosa, che dici?” – “Si, perché no… lui come lo lasciamo? O viene con noi?” – “No no, lo leghiamo bene dentro l’armadio, così sta buono e tranquillo”

Mi fanno alzare dal letto e subito Mino mi lega i polsi dietro la schiena, incrociati e verso l’alto; poi passa ai gomiti che da questa posizione unisce quanto più possibile. Mi passa un cappio intorno al collo e lo usa per tirarmi su i polsi verso l’alto: a questo punto un’altra corda mi viene stretta in vita e poi passata tra le gambe, ad avvolgere i genitali e strizzare il pene che è di nuovo duro. Serra i nodi in modo che la corda mi passi tra le natiche e stringa i testicoli. “Siediti sul piano dell’armadio Fox, così posso legarti bene gambe e piedi” Mi siedo sul piano dei cassetti e prima di legarmi i piedi Mino mi allarga le gambe e infila un plug di gomma nel culo, bloccandolo con le corde che mi passano tra le gambe. Ho un sussulto nel momento in cui lo infila dentro. “Dai che ti piace”… Mi incrocia i piedi e me li lega molto stretti, poi lega le gambe sopra le ginocchia per piegarle verso il petto e poi collegarle al cappio che mi stringe il collo. Sono completamente immobilizzato e imbavagliato ma come se non bastasse mi blocca anche i piedi collegandoli da sotto il culo ai polsi. “Ecco, ora va bene, così starai tranquillo, se ti muovi troppo il cappio si stringe come si stringe la legatura a cazzo e palle… Però, per renderti la cosa più piacevole, manca ancora una cosa…” A questo punto aggancia la corda del cappio alla sbarra dell’armadio, obbligandomi a tenere il collo proiettato verso l’alto. “Ecco, ora avrai anche un minimo di soffocamento che amplificherà la tua eccitazione che già vedo consistente… non sborrare eh, resisti, i raccomando. Tra un paio d’ore torniamo”

Mi lasciano legato così dentro l’armadio, chiudono le ante e li sento uscire dall’appartamento. Sarà una lunga attesa legato in questo modo.


 

Commenti offerti da CComment

Info

  • Utenti 338
  • Articoli 1451
  • Visite agli articoli 1985342

Ultimi amici registrati

  • usqueadfinem
  • gonzalez
  • kikibond
  • carlorigger
  • travsadica

Abbiamo 87 ospiti e nessun utente online

DISCLAIMER

In questo sito sono pubblicati racconti in tema BONDAGE/SADOMASO e foto/video di nudo anche integrale o durante atti sessuali espliciti in situazione di costrizione in bondage simulata e consenziente. Cliccando su "ACCETTO" confermi di voler accedere a un sito con contenuti PER ADULTI e dichiari di essere MAGGIORENNE. Questo sito utilizza cookies non permanenti per ottimizzare la navigazione da parte degli utenti. Cliccando su "ACCETTO" ne consenti l'utilizzo. Se non intendi accettare e clicchi sul pulsante "Non accetto", sarai reindirizzato fuori dal sito.

Non accetto