Il suo orgasmo perdura per parecchi istanti, tanto che lo sperma mi cola anche dalle labbra vista la quantità e considerando che la maggior parte ho dovuto ingoiarlo. Mi sfila il cazzo di bocca e, dopo avermi aiutato a rialzarmi, mi fa sedere nuovamente sul divano e mi allarga le gambe, prendendo in mano il mio pene sempre legato e costretto.

Mi lavora con la bocca e la lingua per qualche minuto, poi mi libera dalla corda che mi stringe i testicoli e la base facendo sparire il mio cazzo nella sua bocca… Mentre mi spompina a dovere le sue dita si fanno strada tra le mie natiche fino a raggiungere l’orifizio anale: “No… non nel culo, dai…”, provo a bofonchiare sopraffatto dal piacere che mi sta provocando, ma il dito sta già penetrando a fondo e, dopo pochi istanti, ho un orgasmo estremamente intenso che letteralmente gli allaga la bocca! Mi contorco sul divano, con i polsi sempre legati dietro la schiena che fanno stringere il cappio attorno al collo amplificando l’orgasmo che dura molti secondi… sto godendo come un porco, inutile negarlo.

Anche lui ingoia tutto, avidamente… mi lecca la cappella e i testicoli poi, soddisfatto, si alza e si siede sul divano, sorridendo: “Te l’avevo detto che saresti venuto come una fontana e non dirmi che non hai apprezzato il servizietto…” – “Ho goduto, non lo nego. Ma sei uno stronzo Max. Lo sai che ora cambierà tutto, vero?” – “Ma era quello che volevo. Perché accontentarci delle serie tv se possiamo anche giocare?” – “Certo… e che ci frega di 30 anni di amicizia che ora si trasformeranno in incontri sessuali?” – “Come la fai complicata. Goditi il momento, no? Abbiamo avuto due orgasmi epici…” – “Slegami…”, gli rispondo tra l’incazzato e l’appagato.

Mi libera i piedi e poi i polsi collegati al collo… Mentre me li massaggio visto che sono segnati dalle corde che erano molto strette, lui domanda: “Ho visto nella sacca una specie di campana nera dentro una scatola… che roba è?” – “Un masturbatore…” – “Cioè?” – “Un giocattolo che può diventare infernale. Se lo usi normalmente stimola il glande con vibrazioni e calore fino a portarti all’orgasmo. Ma se te lo mettono mentre sei legato e lo lasciano attivo diventa una vera e propria tortura: ti fa venire e continua a masturbarti, obbligandoti a venire ancora e ancora…” – “Hmmmm, molto interessante. Potrei legarti al letto, imbavagliarti e applicarti quell’aggeggio per stanotte, che dici?” – “Ora vuoi anche torturarmi?” – “Ma no, voglio solo che ci divertiamo. Ti piacerà…” – “Sei convinto che mi farò legare di nuovo e anche torturare? Chi ti da questa certezza?” – “Il fatto che hai sborrato fantasticamente! Non basta come certezza?”, risponde ridendo…

Non replico e mi rimetto l’accappatoio e le slippers ai piedi, mentre lui va in bagno. Mi siedo riflettendo su quanto appena accaduto. Sono le 23:30 e non credo di avere più voglia di guardare la tv… l’alternativa è andare a dormire, ma ho idea che lui voglia veramente mettere in atto quanto ha appena detto, ossia legarmi al letto, imbavagliarmi e seviziarmi con il masturbatore. Ritorna dopo qualche minuto: “Fai una doccia anche tu prima di andare a letto?” – “Si, ne ho bisogno…” – “Bene. Intanto preparo il letto” – “In che senso?”, gli chiedo, temendo la risposta… “Ti lego al letto, te l’ho detto. Preparo le corde… Che bavaglio vuoi che ti metta?” Indispettito non gli rispondo e vado in bagno. Fatta una doccia calda mi asciugo con l’accappatoio e, calzate un paio di pantofole di spugna, esco dal bagno e mi avvio verso la camera da letto al piano di sopra.

La porta è socchiusa e dentro la luce è accesa… Apro ed entrando vedo ciò che purtroppo mi aspettavo: Max è seduto sulla poltrona, in attesa, e il letto è già attrezzato con corde ai quattro angoli. Sul letto ci sono anche il masturbatore, un bavaglio a fascia con fallo interno, un dildo vibrante e il Magic Wand! “Quindi hai già deciso tutto…”, lo apostrofo con fare contrariato, ma lui per tutta risposta: “Si. Voglio farlo. Voglio seviziarti legato e imbavagliato come ti piace che facciano i tuoi amichetti sconosciuti… E ti farò divertire” – “E se mi rifiutassi di assecondarti?” – “Non lo farai, lo so… Hai goduto troppo prima”. È molto sicuro di sé, cosa che non sempre è stata evidente nel nostro rapporto trentennale, ma forse è questa la sua vera natura, chissà…

“Togli l’accappatoio e le pantofole, dai. Sdraiati nudo sul letto e allarga per bene braccia e gambe. Fatti legare senza fare storie…”, mi dice mentre sposta i giocattoli dal centro del letto. Lo assecondo, così mi spoglio e mi sdraio nudo sul letto. In pochi istanti mi lega mani e piedi, tirando molto verso le estremità del letto e, in sostanza, immobilizzandomi con le gambe molto divaricate e le braccia aperte ai lati della spalliera.

“Allora… per prima cosa, dopo averti imbavagliato, userò il Magic Wand per fartelo indurire per bene prima di metterti il masturbatore, del quale ho letto il libretto di istruzioni e devo dire che avevi ragione: può essere infernale. Quando starai per venire, ti infilerò quel vibratore nel culo per sollecitarti di più l’orgasmo. Nel frattempo mi godrò i tuoi piedi ma senza sborrare, perché voglio riservarla per quando ti toglierò il bavaglio e ti riempirò la bocca. Avrei anche molta voglia di impalarti, ma questo magari lo lasciamo per la prossima volta, non voglio esagerare”… Sto in silenzio per un attimo, poi non posso fare a meno di replicare: “Nient’altro? In pratica ti sei trasformato in uno di quelli che mi usa quando lo incontro…” – “Eh… ma se li incontri si vede che ti piace quello che ti fanno, o no?”. La risposta mi spiazza, tanto che evito di rispondere ancora.

“Devi dirmi qualcosa prima che ti tappi la bocca? Non ti toglierò il bavaglio fino a quando non sarà il momento di mettertelo in gola, quindi se hai qualcosa da chiedere fallo ora”. Non rispondo, così in pochi istanti il fallo di gomma del bavaglio mi riempie il palato mentre serra molto strettamente la fibbia. Prende il Magic Wand e, avvicinatosi alle mie cosce, mi prende in mano il pene semieretto e inizia a sollecitarlo per farlo diventare duro: quando resta dritto accende il Magic Wand e me lo poggia sui testicoli mentre mi lecca la punta del pene, poi man mano risale fino a spingerlo sul prepuzio… Inizio a mugolare dietro il bavaglio e a muovere le gambe per la sollecitazione che diventa velocemente molto intensa, tanto che il pene è ormai durissimo.

“Ancora che non ti piace… guarda che cazzo dritto…” – “HMMFGHFF”, rispondo con la bocca completamente piena del fallo e tappata strettamente… Me lo prende in bocca e lo succhia per diversi minuti, leccandomi i testicoli, poi si toglie le mutande e inizia a strofinare il suo cazzo sul mio, cappella contro cappella, spingendomi il Magic Wand sui testicoli, preludio all’applicazione del masturbatore, come aveva anticipato. Infatti, dopo qualche minuto di questo giochetto, prende la “campana” nera e vi infila dentro il mio pene fino a far toccare la punta con il cuscinetto vibrante sul fondo: serra bene le fibbie per fare in modo che non si sfili o si sposti e poi lo accende… Questo affare funziona molto bene e, con le sue vibrazioni tutte intorno al pene e al glande, nonché sulla punta, arriva a dare molto piacere, coadiuvato anche dalla generazione di un calore molto leggero. Tutto perfetto finché si usa per autoerotismo e per una volta, visto che porta all’orgasmo in tempi variabili a seconda della tipologia di vibrazione impostata… ma se viene lasciato applicato e attivo su qualcuno legato e imbavagliato, impossibilitato a spegnerlo, gli orgasmi si susseguono interminabili e per ore. Lo so perché mi ci hanno già seviziato più di una volta e ne sono sempre uscito spossato oltre che svuotato di liquidi.

“Voglio proprio vedere in quanto tempo ti fa sborrare… Intanto voglio occuparmi dei tuoi piedini”, mi dice spostandosi alla fine del letto: mi lecca il piede sinistro legato, vi strofina il pene su tutto l’arco, bagnandolo di umori che poi lecca fino a infilarsi le dita in bocca. Ripete la stessa operazione sul piede destro e la cosa lo eccita parecchio. Il masturbatore svolge incessantemente il suo lavoro e, dopo una quindicina di minuti, mi porta alla soglia del “primo” orgasmo, tanto che inizio a contorcermi sul letto all’aumentare dell’eccitazione.

Pochi istanti e… “MGHMMFFF HMMGHFFF”, sono i suoni gutturali che emetto dietro il bavaglio mentre il masturbatore mi fa venire, ovviamente senza fermarsi e continuando la sollecitazione! “Fantastico… neanche venti minuti e ti ha fatto sborrare. Ora sono curioso di vedere quanto tempo passa fino al secondo orgasmo”, sentenzia Max guardandomi mentre mi contorco legato al letto e mettendomi il suo pene nella mano destra… “Dai… fammi una sega mentre ti sevizio… Poi quando starò per sborrare te lo ficco in bocca”.

E il gioco continua…


 

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