Su un sito di dating bdsm, che frequento di tanto in tanto, leggo questo annuncio:

“Ti cerco gay o bisex di mezza età, disposto ad essere legato in diverse posizioni sempre di hogtied e strict hogtied, per poi essere scopato in bocca fino all’ingoio completo. Nessuna penetrazione anale diretta, solo plug o dildo e orale forzato. Quando non avrai il mio cazzo in bocca sarai strettamente imbavagliato e bendato. I tuoi genitali saranno strizzati con spago o attrezzi adatti, così come i capezzoli saranno pinzati. Potrai avere il tuo orgasmo solo a fine incontro e unicamente a mezzo vibratore o masturbatore che fermerò quando lo riterrò opportuno, non prima, per poi farti ingoiare anche il tuo sperma. Non sarai mai legato in modi diversi che l’incaprettamento, pratica di cui sono molto esperto, anche in sospensione. Se sei realmente interessato contattami via mail: ospito gli incontri a casa mia e riprendo tutto con videocamere”.

Essendo amante dell’essere incaprettato, l’annuncio mi intriga molto: il nickname “L’incaprettatore” non lascia adito a dubbi, e la descrizione di ciò che cerca è molto chiara e diretta. Unico neo l’incontro a casa sua, cosa che normalmente cerco sempre di evitare ad un primo contatto. Ci rifletto su…

Dopo un paio d’ore di rimuginamenti decido di rispondere all’annuncio, se non altro per avere ulteriori informazioni, soprattutto in merito al luogo dell’incontro. Inviata la mail, continuo la mia giornata senza pensarci troppo. Verso le 15 il tono di avviso dell’arrivo di una mail sullo smartphone mi distoglie dal film noioso che sto guardando: ha risposto.

“Ciao. Quello che cerco è ben descritto nell’annuncio, non c’è molto altro da aggiungere se non che le riprese video, se vuoi, ti sarebbero date in copia e che l’uso che ne faccio è prettamente personale. Ho 66 anni, ben portati e con cazzo funzionante alla grande, di dimensioni considerevoli. Sono molto esperto nell’incaprettare e ti anticipo, qualora effettivamente interessato a incontrarmi, che lego molto stretto e immobilizzo completamente mani, piedi, gambe e braccia. Mi piace molto legare il collo, anche se per breve durata per ovvi motivi. Come descritto nell’annuncio, quando non avrai il mio cazzo in bocca sarai imbavagliato molto strettamente e in maniera costrittiva, con bocca piena e bavaglio efficace. Bendato, quasi sempre. Vengo tre o quattro volte di solito, e sempre dentro la bocca, con ingoio: so dosare i tempi e le pause per recuperare, ma sarai sempre legato incaprettato, non lego in modi diversi dall’hogtied. In merito all’incontrare a casa mia, questo non è prescindibile. Non incontro fuori, ma garantisco privacy e serietà, come del resto la esigo. A te decidere se andare avanti”.

Sarò sincero: nel leggere la mail di risposta mi eccito. Devo riuscire a superare i dubbi in merito all’andare a casa sua, per il resto il “programma” mi intriga parecchio. Gli rispondo chiedendo i tempi di durata dell’incontro ed eventuali disponibilità nei giorni successivi, nonché garanzie in merito alla privacy del posto… e poco dopo arriva la risposta:

“Riguardo alla disponibilità io non ho problemi: sono in pensione, vedovo e senza impegni particolari. L’incontro potrebbe durare 2 ore o un giorno intero, dipende dagli accordi che prendiamo e dalla tua resistenza a essere legato incaprettato per tempi lunghi. Il posto è totalmente tranquillo, vivo in una villetta quadrifamiliare abbastanza grande e uso la sala hobby per tenere legati i miei compagni di giochi, al riparo da occhi indiscreti. Anche se dovesse venire qualcuno non scenderebbe mai di sotto e comunque non potrebbe entrare senza le chiavi. Vedo che sei interessato, quindi mandami qualche foto per rendermi conto di come sei fisicamente, unicamente per capire in che posizioni posso legarti. Poi fammi sapere le tue di disponibilità. Le garanzie posso dartele unicamente ribadendo che sono una persona sana (comprovabile), seria e che comunque avrai il mio indirizzo se accetterai di incontrarci. In fondo siamo alla stessa stregua: fiducia e poi conoscenza. Non propormi incontri preventivi, sono una perdita di tempo se ci pensi bene”.

Prima di dargli una qualsiasi risposta gli invio qualche foto, se non altro per capire se c’è una effettiva compatibilità fisica, e aspetto di ricevere eventuali commenti. Risponde dopo una mezz’ora:

“Le foto sono interessanti. Sei un po’ in carne, ma a me piace. Vedo che hai le gambe completamente depilate e, devo dire, dei bei piedi. La cosa non mi dispiace affatto. Per me è ok, ho diverse idee sui modi in cui incaprettarti, quindi se sei disposto per me si può organizzare anche per la prossima settimana, visto che siamo ormai a venerdì. Fammi sapere, nel caso ti invierò tutti gli estremi per raggiungermi”.

Rifletto ancora sulle implicazioni di questo possibile incontro, ma ormai sono troppo stuzzicato dalla cosa. Prima di sera, decido di accettare e di rispondere dandogli la mia disponibilità per il mercoledì della settimana successiva. Puntuale arriva la risposta:

“Mi fa piacere che tu abbia deciso di accettare. Abito sul litorale di Santa Marinella e, nell’allegato che ti invio, troverai tutte le indicazioni e la fotocopia del mio documento di identità, per darti una garanzia in più. Come ti dicevo sono una persona seria e cerco altrettanta serietà. Avrei piacere arrivassi in prima mattinata, verso le 10. Avrei inoltre piacere che ti depilassi completamente, se puoi. In alternativa andrà bene avere le gambe e i genitali privi di peli. Nel documento allegato c’è anche il mio numero di telefono dedicato a questi giochi, che comunque ti esorterei a usare solo per necessità impellenti: per tutto il resto possiamo usare le mail. Rammento e ribadisco che non ci saranno pause dove non sarai sempre nudo, legato incaprettato e imbavagliato, e che il mio sperma dovrai ingoiarlo ogni volta. A scanso di equivoci meglio essere chiari. Ti aspetto mercoledì”.

E così il dado è tratto! Nella mail ci sono tutte le indicazioni per raggiungere la sua abitazione a Santa Marinella, la copia del documento di identità dove vedo che “Giuseppe” è del 1956 e dalla foto posso immaginare che sia abbastanza giovanile, visto che la data di emissione è relativamente recente. Nei giorni seguenti non abbiamo ulteriori contatti, fino al martedì precedente l’incontro, dove mi contatta per confermare:

“Ciao. Tutto ok per domani? Io ho già preparato tutto e devo dire di essere molto eccitato. Ti invito ad indossare vestiario comodo e veloce da togliere, visto che sarai messo nudo e legato da subito. Dammi solo conferma, per il resto ci vediamo domattina alle 10”.

Rispondo affermativamente.

Il tempo passa veloce e la mattina del mercoledì, di buon’ora, sono pronto a mettermi in viaggio verso il litorale: come consigliatomi indosso una tuta e un paio di scarpe da ginnastica nuove. Il viaggio dura circa un’ora e alle 9:50 entro nel comprensorio di Santa Marinella. Percorro la via principale fino al bivio dove mi è stato indicato di svoltare a sinistra, dalla parte opposta della spiaggia: percorro tutta la strada fino in fondo e arrivo a una serie di villette a schiera. L’ultima sulla sinistra è la sua. Parcheggio l’auto e mi avvio verso il cancelletto di ingresso del giardino: lo trovo seduto su una poltroncina proprio lì fuori, così è inutile citofonare, visto che mi riconosce subito e viene verso di me… Fisicamente è come si era descritto e come lo avevo immaginato, con un po’ di pancetta in più e qualche capello in meno.

“Buongiorno. Mi hai trovato facilmente?”, mi chiede… “Buongiorno a te. Si, si… nessun problema, le indicazioni erano molto chiare”. Mi apre il cancelletto e mi invita ad entrare: “Vieni, andiamo dentro. Scendiamo di sotto, è già tutto pronto”. Entriamo in casa e mi indica la scala alla fine del corridoio, che scende nel seminterrato verso la “sala hobby”: “Ti sei depilato oltre gambe e genitali?” – “Si. Ho voluto accontentarti” – “Molto bene. Vieni, scendi…”, e mi fa strada. Scesa la scala c’è un piccolo corridoio di pochi metri che finisce su una porta chiusa: la apre con la chiave che estrae dalla tasca dei pantaloni e mi fa cenno di entrare. La sala è molto grande, probabilmente copre l’intero perimetro della casa e, grazie a degli abbaini risulta molto luminosa, anche se i vetri sono dotati di pellicola per non far vedere da fuori. La moquette rossa ricopre tutto il piano calpestabile: c’è un letto matrimoniale accostato alla parete, e non posso fare a meno di notare che ci sono degli anelli fissati al muro lungo la testiera del letto. C’è un grande tavolo nel centro e, perpendicolarmente sul soffitto, altri anelli tra i quali spicca fissata una corda con un gancio e una sorta di carrucola. Poi vari armadi e librerie, una porta che immagino dia su un bagno, una TV led enorme di fronte a un divano e diversi cavalletti da ripresa, ciascun con una videocamera posizionata sopra. In un angolo vedo addirittura una gabbia in ferro battuto con di lato una cassapanca grande abbastanza da contenere una persona. Come sala hobby non saprei, ma come camera di tortura non è niente male!

“So cosa stai pensando: sembra una camera di tortura. In effetti lo è!”, esordisce sorridendo. Mi indica la porta: “Lì c’è un bagno con tutto il necessario. Spogliati nudo e torna qui, intanto prendo le corde”. Non perde tempo in convenevoli, lo capisco dalla patta dei pantaloni gonfia.

Vado in bagno…


 

Commenti offerti da CComment

Info

  • Utenti 332
  • Articoli 1379
  • Visite agli articoli 1887869

Ultimi amici registrati

  • Dealaura
  • barriolatino
  • leatherghom
  • bsxfirst
  • pm2000

Abbiamo 13 ospiti e nessun utente online

DISCLAIMER

In questo sito sono pubblicati racconti in tema BONDAGE/SADOMASO e foto/video di nudo anche integrale o durante atti sessuali espliciti in situazione di costrizione in bondage simulata e consenziente. Cliccando su "ACCETTO" confermi di voler accedere a un sito con contenuti PER ADULTI e dichiari di essere MAGGIORENNE. Questo sito utilizza cookies non permanenti per ottimizzare la navigazione da parte degli utenti. Cliccando su "ACCETTO" ne consenti l'utilizzo. Se non intendi accettare e clicchi sul pulsante "Non accetto", sarai reindirizzato fuori dal sito.

Non accetto