Il bagno è effettivamente dotato di tutti i comfort, incluso un accappatoio rosso amaranto con pantofole da doccia nuove di zecca, ancora chiuse nel loro involucro. Mi spoglio con calma e, una volta completamente nudo, prendo le pantofole e le calzo: mi stanno perfette, segno che dovrebbe averle prese specificamente per me. Esco dal bagno dopo aver riposto i miei vestiti sull’appendino al muro. Sono abbastanza eccitato, quindi il pene è abbastanza duro mentre mi avvio verso di lui che sta armeggiando vicino al letto con delle corde di iuta. Sul letto, oltre ad altre corde uguali e di diverse misure, spicca un rotolo di nastro adesivo largo, un foulard nero e diversi bavagli. Vedo anche dello spago non troppo fino e immagino a cosa possa servire.
Sono dietro di lui che mi dà le spalle chinato sul letto: “Eccomi…”, gli dico. Si volta con le corde in mano e si sofferma a guardarmi nudo: “Bene. Depilato completamente è molto meglio. Hai belle gambe. Togli le pantofole, voltati e metti le braccia dietro la schiena: ti lego le mani, ti imbavaglio e ti bendo, poi ti siedi sul letto e allarghi le gambe per farti legare palle e cazzo, ok? Poi ti incapretto per bene e cominciamo” – “Vedo che non perdi tempo…” – “No. Voglio usarti per bene e iniziare subito a scoparti la bocca quando sarai incaprettato. Cominciamo dal letto, poi dipende dalle mie voglie su che altre posizioni utilizzare. Ne ho in mente diverse, incluso appenderti” – “Ok, voglio fidarmi della tua esperienza…” – “Su quello puoi stare tranquillo, sono molto pratico e attento”.
Mi volto e, come richiesto, porto le braccia e i polsi dietro la schiena: mi fascia subito sopra i gomiti con un cappio di corda, stringendo le braccia… Una volta bloccati i gomiti molto vicini, la corda viene passata intorno al petto, sopra e sotto per evidenziare i capezzoli e poi avvolta sopra le spalle per essere fissata con un nodo a gancio. Mi lega poi i polsi che, non appena ben stretti, con la restante corda vengono fissati al ventre e immobilizzati con un altro nodo a gancio. A questo punto viene fasciata la vita con una corda doppia che passa tra le natiche e va ad evidenziare i testicoli. “ Bene, ora ti imbavaglio: apri la bocca. Te la riempio con un foulard e poi te la tappo con nastro adesivo. “Ma se vuoi scoparmi in bocca perché mi imbavagli?”, gli domando… “Perché finché non ti ho incaprettato ti voglio imbavagliato. Te lo avevo detto: se non hai il mio cazzo in bocca sei imbavagliato, ricordi?” – “Ok, era solo curiosità”.
Mi infila in bocca il foulard, avendo cura di distribuirlo nel palato in modo da riempirlo completamente e bloccarmi la lingua: è molto lungo, quindi lo spinge a fondo per farlo entrare completamente. Una volta completata l’opera, tappandomi la bocca con una mano, con l’altra inizia a fasciarmi con il nastro adesivo che tira molto per serrarlo stretto: in pochi istanti sono imbavagliato da non poter fiatare e questo contribuisce a farmi indurire il pene. Sempre con il nastro adesivo mi benda gli occhi, fasciandomi con almeno due giri completi e così non vedo più nulla.
“Siediti e allarga le gambe”, mi dice mentre mi guida sul letto. Apro le gambe e lui inizia ad avvolgermi con lo spago: prima i testicoli, che evidenzia legandoli alla base, poi il pene ormai eretto… Lo fascia salendo verso il glande e poi lo strizza con un cappio, lasciando però dello spago penzolante. Mi fa sdraiare e poi voltare sulla pancia in modo che la testa resti verso il lato del letto: a questo punto prende il pezzo di spago penzolante e, dopo avermi insaccato il pene verso l’alto, lo blocca alla corda che mi fascia il ventre. “Perfetto, ora stendi le gambe e unisci le caviglie…”. Obbedisco e subito mi avvolge le gambe con la corda di iuta, sopra e sotto il ginocchio, legandomele ben strette: poi passa a legarmi le caviglie con diversi giri di corda serrati nel mezzo da un nodo a gancio. Sono già completamente immobilizzato, ma ora passa ad incaprettarmi: sento le sue mani armeggiare dietro il mio collo e infatti fa scorrere una corda nei ganci che ha creato, iniziando lentamente a serrare… I gomiti vengono tirati verso il collo, mentre i piedi verso i polsi costringendomi a inarcarmi sempre di più sulla schiena: non contento, mi alza gambe e ginocchia con un braccio, mentre continua a serrare i nodi scorsoi per incaprettarmi sempre più stretto e arcuato sulla schiena. Mugolo dietro il bavaglio strettissimo, ma mi sto eccitando parecchio: infatti il pene schiacciato sul ventre è diventato durissimo, tanto da farmi male se vi rilascio il peso. È tutto ben studiato: devo inarcarmi nell’incaprettamento e tenere la testa e le spalle più rialzate possibile, in modo da togliere peso al ventre che mi schiaccia il pene eccitato… Il risultato è che, oltre ad essere incaprettato e immobilizzato, la testa rimane rialzata con la bocca ad altezza penetrazione! Il cappio intorno al collo mi limita la respirazione e aumenta l’eccitazione, ma per come è strutturato non rischio di strangolarmi: è bravo, sa legare molto bene.
Immagino si stia godendo lo spettacolo, perché per qualche minuto non lo sento toccarmi o avvicinarsi al letto… probabilmente si starà togliendo i pantaloni e le mutande per prepararsi a ficcarmelo in bocca dopo avermi tolto il bavaglio. Una volta pronto lo sento armeggiare vicino al letto: probabilmente sta riprendendo manualmente con una videocamera, sento il bip quando la fa partire. Inizia a strofinarmi il cazzo sul viso, soprattutto sul bavaglio che mi tappa la bocca… lo sento duro e bello grosso, come mi aveva anticipato nelle mail. Aumenta la frequenza di respirazione, segno che si sta eccitando parecchio: continua a strofinarmi il pene sul viso e gli umori spermatici mi inumidiscono le parti scoperte dal bavaglio… “Sei pronto a prenderlo in bocca? Ora ti tolgo il bavaglio e te lo ficco tutto dentro…”, mi dice.
Lentamente toglie il nastro adesivo che mi fascia la bocca, per poi estrarre il foulard che mi ci aveva premuto dentro… immagino che stia per mettermelo in bocca, quando invece mi mette un ring-gag molto largo che me la tiene spalancata, serrato strettamente dietro la nuca: “GHFFBLGMM” è l’unico suono disarticolato che riesco ad emettere prima che il suo cazzo mi penetri la bocca! Lo spinge tutto dentro attraverso l’anello, fino a farmi arrivare anche i testicoli sulle labbra… la cappella mi arriva quasi in gola provocandomi dei conati ma non per questo si ritrae, anzi… spinge ancora di più per poi iniziare a scoparmi con forza. Mi sembra che gli diventi sempre più grosso, quasi da non poter uscire dal bavaglio! Mi prende per i piedi legati ai polsi mentre mi scopa e mi inarca ancora di più di quanto già l’incaprettamento non faccia: “Muovi la lingua… voglio sentirla sulla cappella”, bofonchia infoiato come un animale. Cerco di assecondarlo, ma con l’anello che mi tiene aperta la bocca non è facile! Passa a scoparmi entrando e uscendo dalla bocca, e ogni volta mi schiaccia il viso sul suo inguine per poi uscire e far lavorare la corda collegata a collo, gomiti, polsi e caviglie… Questa pratica mi eccita al punto che il mio pene inizia a dolermi, gonfio e schiacciato dal mio peso con lo spago che lo costringe insieme ai testicoli ben legati. Questo tipo è un vero maestro!
Va avanti così per parecchi minuti, senza pause o rallentamenti e penso che di lì a poco avrò un orgasmo… ma ovviamente non me lo concede: appena se ne rende conto mi volta su un fianco per diminuire la sollecitazione ai miei genitali legati e continua a scoparmi in gola da un lato, strizzandomi i capezzoli. Non c’è un istante in cui non abbia il suo cazzo ben piantato in bocca, neanche quando mi applica due morsetti che stringe parecchio e continua a sollecitare con le dita mentre mi scopa.
“Ce l’hai bello duro, vedo che ti piace essere scopato così. Forse dovevo infilarti subito un dildo nel culo, ma rimedieremo dopo il primo ingoio, quando ti legherò in un altro modo…”. Il cazzo dentro la bocca non mi dà tregua e la posizione su un fianco, se da una parte diminuisce la sollecitazione ai genitali legati, dall’altra aumenta la costrizione dell’incaprettamento, soprattutto al collo… Respiro in maniera abbastanza difficoltosa, tanto da provare a far uscire il pene, ma lui mi tiene la testa ferma e continua a scoparmi!
“Non puoi sfilarti il cazzo di bocca… non finché non avrai ingoiato la mia sborra”, mi dice mentre strizza i capezzoli sadicamente, alternando anche qualche strizzata leggera ai testicoli legati. “Sto per venire: ti avverto che te ne schizzerò parecchia, quindi non provare a sottrarti… manda giù tutto senza opporti”. Aumenta il ritmo dello stantuffarmi in gola e spinge ancora più a fondo tenendomi ferma la testa, finché… mi inonda letteralmente palato e gola del suo sperma! Ansima mentre mi schizza dentro la bocca tenuta aperta dal ring-gag… lo sperma mi scende in gola ma è talmente tanto da colare da un lato delle labbra: sembra non finire più!
“Ingoia… manda giù che abbiamo appena iniziato. Ce l’hai dritto come un bastone mentre ti sto sborrando in bocca, vorresti venire anche tu, vero? Ma verrai quando lo deciderò io, non prima. E ingoierai anche la tua di sborra”. Finalmente mi sfila il cazzo di bocca e mi toglie l’anello che però rimpiazza subito ficcandomi in bocca il foulard e fasciandomi nuovamente con il nastro adesivo… “Ora ti incapretto in un altro modo e tra un po’ ricominciamo…