Mirco è il mio compagno di giochi da diversi anni, siamo entrati in contatto nel 2004 attraverso un sito di annunci sadomaso dove io risposi a una sua inserzione. Da allora ci siamo incontrati regolarmente nel corso degli anni e, seppur con una ottima intesa, la sua limitazione nell’usare adeguatamente le corde e i bavagli ha comunque ridotto quella parte di gioco che per me è fondamentale. Lui feticista dei miei piedi, gay, molto attratto sessualmente, trova un’ostacolo alla pratica del bondage, cosa che, a parte gli inizi dove ricordo bene quanto fosse eccitato, lo ha poi posto nella condizione di perdere l’eccitazione mentre doveva legarmi, anche se poi la cosa non gli dispiaceva affatto, ma il legare faceva calare la sua spinta nel gioco. Da qui il dilatare gli incontri è stata una conseguenza inevitabile.

Per cercare di ovviare al problema delle corde, per diverso tempo abbiamo cercato una terza persona che potesse partecipare attivamente ai nostri giochi, una persona affidabile che fosse in grado di legarmi a modo e nel contempo potesse soddisfare la fantasia di Mirco di vedere un altro che mi usava sessualmente; purtroppo la ricerca non ha avuto esito per diversi anni, solo una sfilza di grafomani e chiacchieroni che, al dunque, sparivano o esternavano fantasie estreme e fuori luogo per quella che era la nostra ricerca.

Ad Agosto 2016, tramite lo stesso sito di annunci sadomaso su cui ho conosciuto Mirco, entro in contatto con Mino, di La Spezia; la distanza è molta, essendo io di Roma e Mirco di Perugia, ma il suo annuncio attira la mia attenzione: lui cerca un uomo sopra i 40 anni, non effeminato, disposto a farsi legare in posizioni costrittive e fantasiose, ben imbavagliato e ovviamente nudo. Legatura dei genitali, penetrazioni con dildi, pinzatura dei capezzoli… ma il tutto senza contatto sessuale, se non per quanto riguarda l’uso delle corde nelle parti intime, per poi poter scattare foto e masturbarsi godendosi lo spettacolo. “Interessante” penso, così gli scrivo una mail dove espongo le mie fantasie, ovviamente senza impegno vista la distanza. Scambiamo qualche mail conoscitiva fino a quando decido di mandargli qualche foto esplicita dei miei incontri di gioco con Mirco, dove può vedermi fisicamente e soprattutto legato. Esprime il suo apprezzamento e manifesta che il modo di legare di Mirco non è proprio consono alle esigenze da me esternate. Dopo un paio di settimane di corrispondenza, gli dico che sarei stato a Massa Carrara per impegni personali e che mi sarei fermato in un residence a Marina di Massa per un paio di notti. Inaspettatamente lui mi propone di incontrarci, visto che La Spezia è a pochi chilometri da Massa, inizialmente per un caffè, per conoscerci personalmente, e poi, se la cosa fosse stata gradita ad entrambi, per una sessione fotografica di bondage. Accetto con piacere e concordiamo un appuntamento per la settimana seguente, alla fine di Agosto.

Ci incontriamo per un caffè in un bar sul litorale, a poche centinaia di metri dal residence dove alloggio, sono le 18 e devo dire che superati i convenevoli decidiamo subito di procedere alla sessione. Entriamo nel mio appartamento alle 18.40 e alle 18.50 sono già nudo sul letto, legato mani e piedi e imbavagliato. Sono eccitato e ho il pene duro ed eretto già prima che lui me lo legasse stretto, avvolgendo i testicoli con maestria. Mi scatta foto, molte… poi si siede di lato al letto per riprendere con la videocamera. A questo punto si apre i pantaloni e inizia a masturbarsi. Legato sul letto vedo che ha un cazzo notevole, turgido, e si sta veramente godendo la masturbazione nel guardarmi. Sono molto eccitato e inizio a sperare che voglia fare la stessa cosa a me quando lo vedo alzarsi e venire verso il letto… invece prende altra corda e mi lega le ginocchia, poi mi fa girare e mi avvolge i gomiti, serrandoli stretti. Mi lascia così, si siede e riprende la sua “opera”. Interrompe spesso il lavoro di mano, segno che è sul punto di venire e vuole prolungare il godimento.

Nel frattempo io mi muovo sul letto, testando le corde che sono molto ben serrate: potrebbe farmi quello che vuole e non potrei oppormi, ma preferisce restare seduto a masturbarsi. Quando si rialza, viene di nuovo verso di me con un altro pezzo di corda e questa volta mi incapretta in hogtied, facendomi arcuare sulla schiena e costringendomi ad esporre il pene legato verso di lui… Mi ha imbavagliato molto bene, ficcandomi in bocca i miei boxer e poi avvolgendo con diversi giri di nastri adesivo ben tirato, quindi una volta incaprettato posso solo emettere flebili gemiti. Con una cordicella mi avvolge il glande e lo stringe strizzandomelo, ho un sobbalzo che quasi mi fa sborrare solo al contatto delle dita.

Si siede nuovamente e riprende a masturbarsi, ce l’ha ancora più duro, capisco che quello che vede gli piace molto, quindi è probabile che la cosa avrà un seguito. Da parte mia vorrei mi sollecitasse il pene, e arrivo a sperare che mi ficchi il suo in bocca, a fondo… ma questo non succede.

Mi lascia incaprettato a contorcermi per parecchio tempo, finchè il mio muovermi o almeno cercare di farlo, sul letto, strofinando il pene legato sulle lenzuola, alla fine mi porta ad un orgasmo molto intenso a causa della strozzatura del glande… inizio a sborrare ma i fiotti sono rallentati e il godere è amplificato in maniera esagerata: mentre esplodo il mio sperma vedo che anche lui viene copiosamente, inondando il pavimento davanti a lui di schizzi di sperma abbondante. Tutto filmato. Superata la fase “acuta” che, per inciso, include una incredibile quantità del mio sperma sparso sulle lenzuola, mi lascia incaprettato e imbavagliato e va in bagno, per uscirne con calma, dopo 10 minuti, per slegarmi e togliermi il bavaglio.

Mi siedo sul letto, sempre nudo, per riprendermi dall’esperienza intensa appena provata: “Cavolo, sai il fatto tuo Mino, non sono mai stato legato e imbavagliato così…” – “Sono contento che ti sia piaciuto, allora potremmo ripetere l’esperienza se per te va bene… posso legarti in molti altri modi, anche molto costrittivi se per te va bene” – “Credo proprio che dovremmo rifarlo, sei riuscito a farmi venire senza toccarmi, è stato incredibile e inaspettato”.

A questo punto vorrei chiedergli perché si limita solo a legarmi e a masturbarsi, quando potrebbe abusare di me, ma lui mi anticipa: “Ti chiederai perché non vado oltre, perché magari non te lo metto in bocca o magari perché non ti penetro dietro, visto che potrei farlo, o perché non ti uso sessualmente masturbandoti, ma vedi, io mi eccito guardandoti legato, guardandoti contorcerti per il modo in cui ti lego, mi piace godermi i tuoi piedi stretti dalle corde, i tuoi genitali stretti, il pene eretto torturato dal cappio al glande… sentirti gemere dietro al bavaglio… è tutta questa serie di cose che mi eccita, non specificamente l’abusare di te, ma l’immaginare di vederti abusato e sottomesso con le corde. Diventare attivo mi toglie una gran parte del piacere che preferisco e che controllo con le mie mani, per poi lasciarmi andare ad un orgasmo che non è dettato dal seviziarti ma dal vederti seviziato. L’ideale sarebbe vederti nelle mani di qualcuno che ti sevizia e ti tortura, ti stupra, ti obbliga a subire mentre io guardo: è questa la mia fantasia, per questo non ti tocco e non faccio altro, godo di più così”

“Capisco, e apprezzo la sincerità, non ti nascondo che al massimo dell’eccitazione causata dal modo in cui mi hai legato e imbavagliato, da vero esperto, ho desiderato che andassi oltre e magari me lo ficcassi tutto in bocca, ma va benissimo così…” – “Ti trattieni anche domani qui?” mi chiede… “Si, riparto mercoledì” – “Se vuoi possiamo rifarlo domani nel pomeriggio, che dici? – “Dico che per me va benissimo” rispondo… “Bene, allora fatti trovare in accappatoio, nudo sotto, vengo verso le 17, ok?” – “Andata”.

Questa è la sintesi del primo incontro con Mino e devo dire che si è rivelato un contatto molto positivo, anche perché iniziavo già a pensare ad una evoluzione dei giochi includendo Mirco come parte attiva, am prima di esternare queste intenzioni ho preferito attendere il secondo incontro il giorno dopo.

Dopo cena apro il notebook e mi guardo le foto scattate durante la sessione, di cui mi ha dato copia e mi diventa subito duro, tanto da non poter fare a meno di masturbarmi e venire di nuovo copiosamente riguardandomi legato e incaprettato sul letto.

Passa il tempo e arrivano le 17 del martedi, come da accordi sono in accappatoio e pantofole di spugna, ho appena fatto una doccia e sono già abbastanza eccitato nell’attesa. Alle 17.02 bussano alla porta del mio appartamento, Mino entra e alle 17.15 sono già nudo, legato a una sedia con le braccia dietro la schiena collegate al collo, le gambe divaricate all’indietro, i piedi nudi legati alle gambe posteriori della sedia e collegati al collo avvolto da un cappio; mi ha riempito la bocca con una spugna ben spinta dentro e poi mi ha imbavagliato strettissimo con molto nastro adesivo grigio. I testicoli sono legati da una cordicella fina, come anche la base del pene e il glande, ben strizzato. Non posso fare alcun movimento per quanto sono legato stretto, e comunque anche se mi muovessi il cappio si stringerebbe intorno al collo: sono immobilizzato.

Inizia il rituale delle foto e delle riprese video, ma a differenza del giorno prima, stavolta Mino si è tolto i pantaloni e i boxer, e si manipola il pene in maniera evidente. Ce l’ha duro e grosso, mi sembra anche di più della volta precedente… lo eccito.

Fa molte foto e stavolta le videocamere posizionate sono due. “Ce l’hai duro e dritto come il marmo, ti eccita proprio essere legato…” Il massimo che riesco a fare è mugolare dietro il bavaglio, non posso neanche annuire a causa del cappio intorno al collo. Prende in mano una videocamera e inizia a riprendere da vicino, partendo dalla testa, scendendo alle braccia, alle gambe, ai genitali e infine i piedi sui quali si sofferma un po…

“Vorresti avere un vibratore nel culo ora, che ne pensi?” Ancora una volta posso solo mugolare… “O magari un cazzo lungo e duro dentro la bocca, che ti scopa a fondo, fino alla gola?” Il risultato è quello di farmi eccitare ancora di più…

Si siede sul divano davanti a me, la telecamera nella mano sinistra e il cazzo nella destra: il mio è sbrodolante di umori, seppur limitati dalla legatura del glande, vorrei che qualcuno me lo prendesse in bocca e lo leccasse per bene, è una vera tortura essere così eccitati e non poter godere.

Passa una mezz’ora di questa posizione, ma infine lo sento e lo vedo venire copiosamente… se fosse stato nella mia bocca mi avrebbe letteralmente allagato la gola di sperma. Mi slega dalla sedia, ma tenendomi sempre imbavagliato e con le mani legate dietro la schiena mi fa alzare e camminare nella camera, verso il letto. Mi fa sdraiare e in pochi minuti sono di nuovo ben incaprettato, con i piedi incrociati e le ginocchia unite, costringendo il pene avvolto dalle cordicelle, ad una sollecitazione ancora maggiore. Mi passa un cappio di corda attorno al collo e lo collega alle caviglie, poi mi lega i gomiti uniti per costringermi a tenere la testa rialzata.

Posiziona le videocamere negli angoli e mi lascia così legato sul letto mentre va in bagno. Quando esce si avvicina la letto e controlla i nodi, serra maggiormente la corda che mi incapretta e poi mi benda gli occhi con il nastro adesivo.

“Vorrei veramente riprendere e masturbarmi guardando un altro uomo che ti sevizia mentre sei legato così: in questa posizione, con un bel ring-gag, potresti essere pentrato in bocca senza poterti minimamente opporre, per poi ingoiare tutto… farei dei bei primi piani mentre la sborra ti invade il palato…”

“Fammi vedere come cerchi di muoverti così legato, dai… vengono belle foto” Lo assecondo e cerco di muovermi sul letto, è molto difficile e a ogni tentativo corrisponde una stringersi del cappio intorno al collo e una sollecitazione al pene e ai testicoli sapientemente legati… Continuo a provare, ancora e ancora, finchè lo strofinare del pene sulle lenzuola mi porta all’orgasmo… intenso, estremamente piacevole e al contempo doloroso. Sono bendato ma posso immaginare di aver inondato le lenzuola.

“Che spettacolo Fox, avrò fatto almeno 200 foto oltre alle riprese… ti piacerà rivederti”

Mi toglie il bavaglio e mi slega completamente… mi rimetto i boxer e mi siedo sul letto, lui è seduto di fronte a me: “E’ stato molto intenso e piacevole, sai legare veramente bene” – “Si, è piaciuto anche a me Fox… penso che potremmo incontrarci quando possibile, sarebbe un piacere per me, sempre che vada bene anche per te…” – “Certo che mi va, anzi… stavo pensando alle tue parole e magari potremmo coinvolgere Mirco nella parte attiva, quella che vorresti vedere e riprendere… in pratica tu mi leghi e lui mi sevizia, me lo mette in bocca, mi incula e tutto il resto… potresti reaalizzare le tue fantasie, che ne pensi?” Lo vedo alquanto compiaciuto della mia proposta: “Sarebbe interessante, pensi che lui sia disposto a questa condivisione?” – “La sua problematica ricorrente è rappresentata unicamente dal legarmi, ma sarebbe sicuramete eccitante per lui farmi tutto senza doversi preoccupare di legarmi, anzi, sarebbe anche una sua fantasia, quindi non ho che da proporglielo se per te è ok…” – “Si, per me va benissimo…”

Abbiamo quindi raggiunto un accordo, mi alzo dal letto e mi infilo l’accappatoio e le pantofole mentre lui va verso il soggiorno per scaricare le foto e i video sulla mia chiavetta.

“Ok, ti ho scaricato tutto… io vado, ti ringrazio per la sessione, ho gradito molto…” – “Si, anche io… scrivo subito una mail a Mirco per esporgli la proposta, poi ti faccio sapere”

Ci salutiamo, il dado è tratto, ora vedremo come svilupperà la situazione.


 

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