Sono passati un paio di mesi dall’incontro con il “cicciottello” venticinquenne feticista dei piedi, durante i quali siamo comunque rimasti in contatto via mail: diverse volte mi ha chiesto un secondo incontro, ma per vari impedimenti non era stato possibile. Avendo ora un periodo lavorativo più tranquillo, decido di contattarlo per esaudire il suo desiderio di leccarmi ancora i piedi e giocare insieme, del resto il primo incontro era stato molto piacevole.

Gli scrivo una mail: “Ciao! Come stai? In questo periodo sono abbastanza libero, quindi se hai ancora voglia di leccarmi i piedi potremmo organizzarci. Fammi sapere, sabato prossimo sarebbe perfetto”.

Non passano neanche dieci minuti che arriva la risposta: “Mi masturbo da due mesi ripensando alla volta scorsa e ti dico subito che per me va benissimo! Ho una voglia di leccarteli che non immagini. Ci vediamo dove ci siamo incontrati la volta scorsa? Dimmi solo l’orario e ci sarò!”.

Rispondo confermando il tutto: “Stesso posto, ormai sai come arrivarci. Diciamo verso le 11. Vuoi sempre che indossi accappatoio e tacchi? O hai altre fantasie?”.

La replica è quasi immediata: “Vorrei fossi nudo, con i sandali neri, quelli con il cinturino alla caviglia. E vorrei mi aspettassi seduto con le gambe larghe sul divano, così appena entro te lo succhio per bene, prima di mangiarti i piedi”.

Sorrido mentre rispondo: “Hai le idee chiare stavolta eh! Sei già eccitato vedo. Non masturbarti troppo fino a sabato, mi raccomando”.

Non scambiamo altri messaggi nei giorni successivi, così il sabato mattina alle 9:30 sono già nell’appartamento. Come richiesto ho portato i sandali neri insieme ad altre due paia di scarpe tra le ultime che mi sono state regalate: un paio blu scuro con tacco a blocco di 12 centimetri e un altro paio di sandali con cinturino e brillantini, molto sexy, tacco 15. Ho molta voglia di provocarlo con i miei piedi e quei sandali sono la ciliegina sulla torta! Non ho portato corde ma, per ogni evenienza, ho messo nello zaino due paia di manette e due di cavigliere, con un bavaglio ad anello… nel caso dovessero concretizzarsi “altre” fantasie, non si sa mai.

Faccio una doccia, poi resto in accappatoio e pantofole ingannando il tempo guardando la tv su un canale di musica. Mi masturbo lentamente, per avere il pene pronto quando arriverà, visto il “programma” di cui mi ha fatto partecipe. Alle 11 in punto suona il citofono, così mi alzo per aprire il portone: lascio la porta socchiusa e, tolto l’accappatoio, mi siedo nudo sul divano e allargo bene le gambe come mi ha chiesto, facendo in modo che scarpe e piedi siano in bella mostra! Il tempo di salire le scale e la porta si apre lentamente: lo vedo affacciarsi prima di entrare, sempre un po’ impacciato e timido. Ma gli basta guardare verso il divano per andare su di giri, infatti mentre chiude la porta dietro di sé si tocca tra le gambe lasciandosi andare a un: “Oh cazzo… già ce l’avevo duro, ora mi scoppia nei pantaloni!” – “Buongiorno!”, gli rispondo sorridendo… “Buongiorno Fox… cazzo, solo a guardarti quei piedi quasi sborro… Quei sandali sono sexy da sturbo!” – “Esagerato, dai…”, gli dico mentre continuo a masturbarmi.

Senza dire altro viene verso il divano, si inginocchia davanti a me e, dopo avermi preso entrambi i piedi con le mani, me lo prende in bocca! Esattamente come aveva scritto di voler fare. Me lo succhia e lecca mentre mi infila le dita dentro i sandali, accarezzandomi i piedi e le gambe… Mi lecca le palle mentre sussurra: “Voglio che mi sborri in bocca, poi te lo colo sui piedi e li lecco…” – “Sei infoiato. Quante volte hai fantasticato su questa situazione?” – “Praticamente ogni giorno dall’altra volta…” e me lo riprende tutto in bocca! Non smette mai di toccarmi i piedi anche se di tanto in tanto si aiuta nel pompino con una mano che mi accarezza i testicoli: mi sta lavorando il pene veramente bene, ha perso tutti i freni inibitori appena entrato nell’appartamento. La patta dei pantaloni gli scoppia, tanto deve avercelo duro: “Se ti togli i pantaloni ti sego con i piedi…” gli dico, ma vuole continuare a succhiarmelo: “No, voglio farti venire e poi fare quello che ti ho detto” – “Ok… se continui a succhiarmelo così non ci vorrà molto. Fai pure”. Continua per diversi minuti, sempre più eccitato e la cosa mi gratifica, non pensavo che i miei piedi arrivassero a tanto. Certo, la maggior parte delle persone che mi contatta lo fa per i piedi e per il potermi legare, ma qui siamo sul feticismo puro!

Ormai sto per venire e il pene diventa durissimo, tanto da non entrargli più completamente in bocca, ma continua a succhiarmi e leccarmi finché non gli riempio la bocca di sperma! Trattiene tutto in bocca fino a quando non sente il mio cazzo rilassarsi, dopodiché mi slaccia i sandali e, unite le caviglie, mi cola tutto lo sperma sui piedi nudi che poi comincia a leccare, riprendendo lo sperma in bocca e colandolo nuovamente sui piedi. Mi succhia letteralmente le dita, mi lecca le piante, i talloni… l’arco e il collo del piede, le caviglie… Poi lecca anche l’interno delle scarpe, i tacchi e il solo guardarlo mi eccita nuovamente!

Immagino che il pene gli stia scoppiando così, dopo essermi appoggiato allo schienale del divano, gli poggio un piede sul viso e l’altro tra le gambe mentre è ancora inginocchiato: “Abbassa i pantaloni… credo tu non ce la faccia più…”. Non se lo fa ripetere e goffamente si slaccia e abbassa i pantaloni, poi i boxer… il mio piede scende ad accarezzarglielo facendolo inarcare sulla schiena per il piacere e sospirare di eccitazione. Lo masturbo con entrambi i piedi per qualche minuto e lo vedo andare in estasi… La cosa mi piace molto.

Ormai sta per schizzare, continuo ancora qualche istante con i piedi, poi: “Alzati ora… mettimelo in bocca”, gli dico… Si alza e il pene gli si drizza verso l’alto, duro come un macigno. Glielo prendo in bocca e lo lavoro lentamente con le labbra e la lingua, seduto sul divano. Quando sento che sta per venire, mi inginocchio davanti a lui e inizio a picchiettargli il prepuzio con la lingua: il respiro accelera mentre aumento la sollecitazione usando le mani… poi mi esplode letteralmente in bocca una quantità di sperma difficile anche da trattenere: mi cola dalle labbra seppur io stia ingoiando! L’orgasmo è lungo e intenso, ne ingoio parecchio di sperma, oltre a quello che mi cola dalla bocca sul mento e sul petto… Poi finalmente si rilassa, quasi stremato.

“Oh cazzo che orgasmo! Tu mi mandi al manicomio” – “Eri troppo eccitato, ora rilassati un po’”, gli dico mentre mi alzo, completamente nudo. “Vado in bagno a sciacquarmi la bocca, mi hai allagato. Tu sali e rinfrescati in bagno di sopra, così poi ti metti comodo. La camera da letto sai dov’è” – “Ok…”. Rimetto l’accappatoio e le pantofole e vado in bagno, mentre lui, ricompostosi, sale di sopra. Voglio cambiare le scarpe e mettere i sandali con tacco 15: visti i presupposti sarà un incontro interessante.

Lavati i denti e rinfrescatomi, esco dal bagno e calzo i sandali tacco 15… Tengo l’accappatoio indosso e salgo le scale verso la camera da letto. Lui è ancora in bagno, così entro in camera e, tolto l’accappatoio, mi sdraio sul letto nudo con solo i sandali ai piedi. Civetto abbastanza, prendendo una posizione molto femminile con le gambe accavallate e i piedi bene in mostra. Aspetto… Sopra il comodino laterale ci sono manette, cavigliere e ring-gag, nella possibilità che si smuova qualche altra fantasia, ma io non ne farò accenno: voglio vedere cosa fa quando inevitabilmente le noterà. Ho idea che non gli dispiaccia affatto l’idea di legarmi e imbavagliarmi, ma sono curioso di vedere fino a che punto si lasci andare.

Dopo qualche minuto esce dal bagno ed entra in camera: ora indossa solo i boxer e vedo già il pacco ben gonfio, chissà che fantasie avrà alimentato nel frattempo! Non dice nulla… si avvicina al letto e si abbassa verso i sandali, leccandomi scarpe e piedi: “Bellissime queste… incredibilmente sexy”, esordisce mentre continua a leccare l’interno del piede e la gamba, passando da uno all’altro sbavando… Ha il cazzo dritto e duro dentro le mutande, ma continua ad assaporare i miei piedi con la bocca e la lingua, mordendoli delicatamente di tanto in tanto. Sale lentamente verso le cosce, me le apre e in pochi istanti riprende il mio pene in bocca mentre continua a toccarmi scarpe e piedi. Lo succhia per un po’, poi si sposta e, abbassatosi i boxer che poi sfila del tutto, mi poggia la punta del cazzo sulle labbra mentre sono sdraiato su un fianco: “Apri la bocca…”, mi dice…


 

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